Gli irlandesi: «Siamo primi». La replica: «No, siamo noi»

É guerra di numeri tra Ryanair e Alitalia: in palio il primato di passeggeri trasportati in Italia nel 2012. Primo a scendere in campo, l'amministratore delegato della compagnia aerea irlandese Michael O'Leary che ha scelto l'aeroporto di Treviso, il primo scalo italiano dove è sbarcato, nel 1998, per diffondere i dati. «Ryanair - afferma - nel 2012, ha trasportato in Italia 22,9 milioni di passeggeri contro i 22,3 di Alitalia, ai quali tuttavia vanno aggiunti i 2 milioni che si sono serviti della controllata Air One».
Immediata la replica della compagnia di bandiera: «Alitalia, con i suoi 24.275.604 passeggeri trasportati, già comunicati durante la presentazione dei dati di bilancio, si conferma anche per il 2012 il primo vettore in Italia in termini di passeggeri trasportati». E aggiunge: «Le compagnie del gruppo, tra cui Air One, vengono utilizzate per i voli nazionali e internazionali in modo interscambiabile, rispondendo alle diverse esigenze del mercato: Alitalia per un'offerta full service, Air One per chi ricerca un servizio di qualità a tariffe ridotte. Nel 2012 il tasso di riempimento degli aerei Alitalia - conclude la compagnia - è stato pari al 74,6%, in aumento di 1,8 punti rispetto all'anno precedente». Non è la prima volta, d'altronde, che O'Leary cerca di accreditarsi come il numero uno in Italia: ci aveva già provato nel marzo 2012, annunciando di avere superato le dimensioni di Alitalia, con 28 milioni di passeggeri trasportati contro 25. Salvo scusarsi clamorosamente due giorni dopo, sbugiardato dai dati Enac - Alitalia al primo posto con 25,8 milioni di passeggeri trasportati nel 2011, Ryanair solo 22,1 -, rinviando il sorpasso a tempi più propizi e promettendo comunque una crescita «a due cifre».
Per adesso, l'ad della compagnia irlandese si accontenta di annunciare un nuovo collegamento fra Treviso e Creta a partire dalla prossima estate: nel 2012 i viaggiatori che hanno scelto Ryanair dallo scalo «Antonio Canova» sono stati 1,7 milioni, cifra destinata a rimanere stabile, ha dichiarato, almeno fino al 2015.

In realtà, già da tempo i gestori trevigiani hanno intrapreso una campagna per attirare altre compagnie low cost e cercare di smarcarsi progressivamente dall'impegnativa preminenza del vettore di Dublino: tuttavia, i voli ad insegna Ryanair rappresentano ancora il 78% del traffico complessivo all'aeroporto di Treviso.