Economia

Lotta all'evasione: ecco gli archivi nel mirino del Fisco

Secondo il Garante della Privacy grazie alla nuova manovra il Fisco raccoglierà troppi dati, molti neppure pertinenti ai fini della lotta all'evasione

Lotta all'evasione: ecco gli archivi nel mirino del Fisco

Uno dei capisaldi della manovra che sta partorendo il governo giallorosso è la lotta all'evasione fiscale.

Per riuscire a scovare i furbetti, l'esecutivo ha dato al Fisco carta bianca per poter consultare dati e informazioni di ogni tipo su qualsiasi cittadino. Il problema, come sottolinea Il Sole 24 Ore, è che il Garante della privacy ha messo nel mirino la modalità attraverso il quale viene esercitato il contrasto all'evasione. Ossia: concedendo alle autorità fiscali la possibilità di consultare super-archivi e database stracolmi di notizie personali più o meno sensibili.

L'Authority ha subito storto la bocca di fronte all'ampio uso che il Ddl di bilancio ha concesso all'Anagrafe tributaria e di fronte alla deroga ai diritti di riservatezza per rintracciare chi non paga le tasse. Il rischio, insomma, è che la privacy possa essere solo un lontano ricordo. Scendendo nel dettaglio, il Garante della Privacy ha inviato una memoria alla commissione Finanze della Camera - laddove si sta esaminando il decreto fiscale Dl 124 – per criticare la raccolta dati ottenuta mediante fatturazione elettronica. Dati, ricordiamolo, che potranno essere conservati per otto anni. Un punto di scontro è senza ombra di dubbio l'articolo 86 del disegno di legge di bilancio, lo stesso che allarga l'uso delle banche dati fiscali per agevolare la lotta all'evasione fiscale delle autorità. Ma che allo stesso tempo restringe la privacy per i contribuenti.

L'articolo 86 concederà sia all'Anagrafe tributaria sia alla Guardia di finanza di utilizzare l'archivio dei rapporti finanziari per fini antievasione. Ricordiamo che in questo archivio ci sono centinaia di milioni di dati riferiti a conti correnti e tanti altri rapporti. Collegando le informazioni citate ad altre banche dati del Fisco, il gioco per elaborare modelli che consentano di individuare i furbetti è fatto. Il dubbio è sulla privacy: sarà ancora garantita? Il Garante vuole vederci chiaro, anche se la condizione è che le informazioni relative alle operazioni finanziare siano utilizzate solo in seguito a pseudonimizzazione.

Gli archivi nel mirino del Fisco

È pur vero che la manovra ha intenzione di inserire l'evasione tra gli obiettivi di interesse pubblico generale, quindi scatterà una modifica al codice della privacy, cioè al Dlgs 196/2003.In altre parole, la legislazione italiana si ritroverebbe a essere coordinata con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr), che consente – vedi articolo 23 – la limitazione di alcuni diritti di tutela degli stessi dati "se in ballo c'è un fondamentale interesse pubblico". Queste limitazioni devono però "configurarsi come una misura necessaria e proporzionata", ed è proprio l'elemento di proporzionalità che, a detta del Garante della privacy, verrebbe a mancare.

Il Fisco raccoglie troppi dati, molti neppure pertinenti ai fini che si prefigge. Le fonti da cui affluiscono all'Anagrafe tributaria i più importanti dati personali sono numerose. La lista è lunga e include, per quanto riguarda i mezzi di trasporto, l'Ente nazionale per aviazione civile (Enac) per gli aerei, l'Aci per il bollo auto, motorizzazione civile per navi e imbarcazione. In merito agli immobili troviamo invece anche i canoni di locazione con la banca dati della registrazione dei contratti e le banche dati catastali, il mutuo, le utenze di gas, elettricità e acqua (incrociando dati catastali con quelli delle utilities). Nella voce altre spese non mancano spese assicurative, fatture elettroniche, conti correnti (banche, Sim, Sgr, poste).

E ancora, fra le spese personali e famigliari: l'Inps per i collaboratori domestici, il sistema tessera sanitaria per medicinali e visite mediche, le società telefoniche per le relative spese, i comuni per le spese inerenti agli asili nido, le università, e persino i veterinari.

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