Manca meno di una settimana al 15 ottobre, termine per la consegna delle offerte per Alitalia, e cresce la fibrillazione. Ieri è tornata improvvisamente in pista Lufthansa, con una lettera alle Fs e al ministero dello Sviluppo per (ri)proporsi come partner nel salvataggio. Da Londra, Luciano Benetton, capo della famiglia che controllo Atlantia, ha valutato positivamente l'iniziativa dei tedeschi: «Lufthansa ha molta esperienza» ha detto, ma senza esprimere preferenze sul partner. Fredda invece la reazione del ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli: «Il ministero in operazioni di mercato ha un ruolo di vigilanza sulla struttura commissariale e non certamente di sponsor di un'operazione che è tra privati. Io la valuto asetticamente». Patuanelli ha quindi confermato la scadenza del 15, assicurando che la cassa è ancora sufficiente.
Tornando all'offerta, Lufthansa ripropone un'alleanza commerciale, non un ingresso nella cordata: ciò può essere letto come un'offerta al ribasso, visto che Delta e Lufthansa sono incompatibili, perchè Delta metterebbe 100 milioni, i tedeschi no. Carsten Spohr, ceo di Lufthansa, all'assemblea del maggio scorso aveva ribadito l'interesse per un'Alitalia ristrutturata, ma senza la presenza del governo come socio. E ipotizzava già allora, in alternativa, una partnership commerciale. Qualcuno immagina anche che, in questi ultimi giorni di trattative, il rientro in gioco di Lufthansa possa essere orchestrato per indurre Delta a investire di più. Anche le voci di un ritorno d'interesse verso il gruppo Toto, vengono lette come tese a sparigliare le carte.
Un aspetto importante che potrebbe essere contenuto nella proposta commerciale di Lufthansa è la gestione dei voli atlantici. Oggi Alitalia fa parte dell'alleanza Sky Team, con Delta, Air France e altri, mentre Lufthansa è a capo, con United, di Star Alliance. È chiaro che se nascesse un asse commerciale con Lufthansa, Alitalia trasmigrerebbe, lasciando Sky Team e i suoi alleati. È proprio qui che si potrebbe esercitare la pressione tedesca. Nel «sottoinsieme» che gestisce i voli sul Nord Atlantico, ad Alitalia potrebbe essere riservata una posizione di maggior rilievo rispetto a quella che Delta intende assegnarle nella joint venture attuale. Questo è uno dei nodi del piano industriale e delle trattative con gli americani: Delta intende relegare la compagnia italiana a un ruolo ancillare, perchè deve far posto a un nuovo soggetto, Virgin Atlantic, che avendo molti slot sull'aeroporto di Heathrow ha un peso importante.
Alitalia, nell'attuale joint venture, è vincolata alle quote decise dieci anni fa, senza la possibilità di crescere; e con l'ingresso di Virgin vedrebbe ridotto il proprio ruolo. Lufthasa potrebbe stuzzicare Alitalia, promettendole un maggior peso.
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