Economia

"Made in, una vittoria di tutte le aziende e dei consumatori"

Il presidente di Assocalzaturifici, Cleto Sagripanti commenta il sì dell'europrlamento all'etichetta d'origine obbligatoria: "Questo grande risultato non potrà non esercitare una forte pressione sul Consiglio europeo che dovrà esprimersi su questa norma durante il semestre di presidenza italiana"

"Made in, una vittoria di tutte le aziende e dei consumatori"

L'avevano definita "ultima chiamata", in occasione della recente uscita pubblica fatta a Milano per sostenere il made in e lanciare un appello forte a tutti gli europarlamentari italiani ma non solo a loro, perché partecipassero al voto al Parlamento Europeo, e avevano spedito loro scarpa da bambino "made in Italy" come simbolo della manifattura da salvaguardare.

L'ultima chiamata, fatta da Assocalzaturifici è andata bene e il risultato è arrivato, finalmente, con il sì dell'assemblea all'etichetta d'origine obbligatoria sui prodotti in vendita nell'Unione Europea. All'associazione di Confindustria presieduta da Cleto Sagripanti la soddisfazione e il merito di aver svolto una battaglia lunga, difficile ma davvero importante per il sistema dei distretti calzaturieri italiani. Battaglia condotta con caparbietà e a viso aperto che ha avuto a livello europeo un sostenitore convinto come Antonio Tajani, vice presidente della Commissione e l'impegno bipartisan dei nostri parlamentari.

"Questa vittoria è di tutte le aziende, che vedono finalmente riconosciuta e tutelata l'eccellenza della loro produzione manifatturiera, e di tutti i consumatori europei che finalmente possono acquistare in maniera trasparente in Europa, unica tra le maggiori economie mondiali che ancora non prevedeva per legge l’etichettatura d’origine per le merci che circolano al suo interno", commenta così, Cleto Sagripanti, l'esito molto positivo del voto in merito all'art. 7 del Regolamento comunitario sulla sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori, che sancisce l'obbligatorietà di indicazione d'origine per le merci circolanti in Europa agente sul fronte della sicurezza dei prodotti e su quello della lotta alla contraffazione. Sì ampio perché i voti a favore sono stati 485, 130 quelli contrari e 27 gli astenuti.

"Assocalzaturifici ha combattuto per anni per questo importante risultato, che segna certamente un punto di svolta decisivo - aggiunge Sagripanti -. Resta ancora molto da fare ma abbiamo ora la certezza di aver raggiunto un momento significativo della nostra battaglia, nella quale abbiamo creduto e investito risorse e impegno, in costante sinergia con Confindustria e in strettissima collaborazione con tanti nostri eurodeputati che, nonostante la scadenza per la presentazione delle liste elettorali per le prossime votazioni europee, non hanno mancato questo appuntamento così decisivo con il voto. Questo grande risultato, che sorprende nei numeri, non potrà non esercitare una forte pressione sul Consiglio europeo dei ministri, che dovrà esprimersi su questa norma proprio durante il semestre di presidenza italiana che inizierà il prossimo luglio".

E' questa l'ultima battaglia per il made in, quella finale, che dovrà vedere il governo Renzi impegnato a fondo sul tema proprio il semestre di presidenza italiana. Finora l'obbligo del made in è stato boicottato in sede di Consiglio dove hanno prevalso gli interessi della Germania e di altri Paesi del Nord Europa, ma il voto dell'europarlamento e l'impegno della stessa Ue a favore della crescita del manifatturiero indicano una strada che non prevede contraddizioni ma ma una decisione finale e conseguente.

Abbiamo sconfitto la Merkel. La Ue tutelerà il made in Italy di Laura Verlicchi

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