Economia

Slitta al 2022 la fine del mercato tutelato dell'energia

​La Commissione Bilancio del Senato ha rivisto alcuni importanti emendamenti della Finanziaria: ecco cosa è cambiato

Slitta al 2022 la fine del mercato tutelato dell'energia

L'hanno fatta da padrone nelle ultime settimane, facendo litigare – e molto – la maggioranza giallorossa. Plastic e Sugar tax sono due dei tanti nodi in manovra che il governo è stato chiamato a sciogliere per mettere a punto la Legge di Bilancio per il 2020. E ora la Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha approvato – dopo una maratona di 14 ore – alcuni dei principali emendamenti.

Emendamenti che di fatto portano così una rivisitazione dell'imposta sulla plastica, uno slittamento di quella sugli zuccheri, un azzeramento (o quasi) del giro di vite sulle automobili aziendali, l'istituzione di un fondo di sei milioni per le vittime sul lavoro. Tutte correzioni e limature che comporteranno un minor gettito fiscale per 175,3 milioni di euro. Il voto in Aula, inizialmente in programma per la giornata di venerdì, potrebbe slittare a lunedì 16 dicembre. Sono questi alcuni dei principali emendamenti approvati.

Nel testo del subemendamento, inoltre, è saltata la stretta sulle "finte" prime case ai fini del pagamento dell'Imu-Tasi. Ciò significa che l’agevolazione continuerà ad essere esclusa solo per due immobili che siano nello stesso territorio comunale mentre resterà in tutti gli altri casi.

Sul fronte della Plastic tax, il prelievo sulla plastica monouso nell'ultima versione approvata in commissione Bilancio cala a 0,45 centesimi al chilo ed include anche il tetrapack. Quindi, niente Sugar tax, che slitta al primo ottobre 2020 per tutte le bevande zuccherine. Robin Tax? Aumento dell'Ires del 3,5% (dal 24 al 27,5%) per un triennio sugli utili delle concessionarie pubbliche di autostrade, aeroporti, porti e ferrovie; gettito che andrà al miglioramento della rete infrastrutturale, come spiega l'Adnkronos.

È stato posticipato al primo gennaio 2022 la fine del mercato tutelato dell'energia, che doveva "scadere" già al primo luglio 2020. A inizio 2022, dunque, sarà il Mise – in cooperazione con l'Autorità per l'Energia (Arera) – a definire con un apposito decreto, previo parere delle commissioni parlamentari competenti, "le modalità e i criteri di ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali tenendo altresì conto della necessità di concorrenza, pluralità fornitori e di offerte nel libero mercato".

Tassa sulla fortuna

In arrivo anche nuova stretta sui giochi con un aumento sensibile per la cosiddetta tassa sulla fortuna. Infatti, primo marzo 2020 il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro sale al 20%, con un'entrata prevista di 308 milioni di euro. Cresce dal 12% al 20% anche il prelievo sulle new slot sulle vincite sopra i 200 euro, che partirà dal 15 gennaio, e al 65% sul Preu e il payout, cioè la percentuale di somme giocate destinate alle vincite.

Auto aziendali

La nuove imposte sulle auto aziendali partiranno da luglio 2020 e riguarderanno solo le nuove immatricolazioni. Il cosiddeto fringe benefit scende al 25% sulle auto aziendali, i motocicli e i ciclomotori con emissioni Co2 inferiori a 60 g/km ed è al 30% su quelle superiori a 60 g/km ed inferiori a 160 g/km. Per i veicoli con emissioni inquinanti superiori a 160 g/km e inferiori a 190 g/km la percentuale passa al 40% nel 2020 e sale al 50% dal 2021 mentre per tutte le auto superiori a 190 g/km scatta il 50% il prossimo anno e il 60% dal 2021. La revisione della norma sulle auto aziendali determina praticamente un azzeramento del gettito atteso dalla misura, spiega l'Agi.

Le accise

Il Mef, infine, ha reso noto che è stato firmato il decreto che fissa i termini per il pagamento dell'accisa sull'alcol etilico, sulle bevande alcoliche e sui prodotti energetici diversi dal gas naturale, dal carbone, dalla lignite e dal coke, di cui all'articolo 3, comma 4, del testo unico delle accise, con riferimento alle immissioni in consumo effettuate nel periodo dal primo al 15 dicembre 2019. In particolare - sempre come riportato dall'agenzia stampa Adnkronos - è stato fissato al 18 dicembre il termine per i pagamenti eseguiti con l'utilizzo del modello unificato F/24 di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n.

241, con esclusione della compensazione di eventuali crediti, ed al 27 dicembre il termine per i pagamenti eseguiti direttamente in tesoreria o tramite conto corrente postale o ancora, quale ulteriore strumento di pagamento di nuova introduzione, mediante bonifico bancario o postale.

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