
Le prime linee manageriali di Mediobanca (e delle società del gruppo) ammainano le bandiere e vendono a mani basse le azioni dell'istituto dopo il successo dell'Opas di Mps (ieri confermate le adesioni al 62,3%). Tra questi figura anche il presidente Renato Pagliaro, da 18 anni ai vertici della merchant bank, che ha ceduto un paccheto da 200mila titoli del valore di poco meno di 4,1 milioni di euro.
Oltre a Pagliaro anche Gian Luca Sichel, ad di Mediobanca Premier e di Compass, il quale ha venduto altre 50mila azioni a 20,7367 euro l'una per un incasso di oltre un milione di euro. Lo stesso Sichel aveva ceduto un altro blocco nei giorni precedenti. Tuttavia, non sono i soli impegnati a incassare in questi giorni (Il cda peraltro ha autorizzato la conversione in contanti della parte in azioni dei bonus maturati per un impatto stimato di 90 milioni a bilancio). Prima di loro, il consigliere di Compass Marco Bertolini aveva incassato 2,4 milioni vendendo azioni, mentre il consigliere di Cmb Francesco Carloni 286mila euro. Tra gli altri hanno venduto importi signficiativi anche il consigliere di Mediobanca Premier Stefano Vincenzi, e quello di Mediobanca Innovations Services Angelo Giovanni Campanini. Tra gli altri importi di rilievo figurano il manager Fabrizio Hugony che ha incassato 1,4 milioni e la responsabile del capitale umano Alexandra Virginia Young (1,15 milioni).
Il momento, peraltro, è propizio dal momento che la notizia del pieno successo dell'offerta di Mps ha portato il titolo di Piazzetta Cuccia su nuovi massimi storici. Ieri, Mediobanca ha chiuso la seduta in rialzo del 3,4% a 22 euro, in scia a Mps (+3,5% a 8,37 euro), che invece sfiora i massimi dall'aumento di capitale del 2022. Piazzetta Cuccia in quattro giorni dalla chiusura dell'Opas del Monte, su cui ieri Deutsche Bank ha alzato il target price a 11 euro, è salita del 12,9 per cento. Mentre Siena ha messo a segno un rally complessivo del 13,5 per cento. Al mercato, dunque, sta continuando a piacere l'operazione, forse immaginando l'aprirsi di nuove prospettive.
Nella giornata di ieri, intanto, un portavoce della Commissione Ue interpellato sull'operazione Mediobanca-Mps ha assicurato che la "Commissione ha monitorato attentamente il rispetto degli obblighi stabiliti nella ricapitalizzazione precauzionale approvata" per Mps.
"Ora, in questo contesto, abbiamo anche valutato le informazioni dei partecipanti al mercato in merito al rispetto di questi obblighi, ovviamente sempre in linea con le nostre procedure standard". Insomma, anche a Bruxelles e Francoforte non hanno nulla da obiettare.