I Pir, piani individuali di investimento, come acceleratori per la Borsa. Ennio Doris, fondatore e presidente di Banca Mediolanum, ci crede tanto da aver aperto in tre mesi una banca d'affari all'interno del gruppo. E i primi risultati si sono già fatti sentire. «Ci sono almeno 12 imprese tra quelle che abbiamo incontrato che ci hanno detto: ci quotiamo» ha detto ieri nel corso di un convegno dedicato ai Pir, destinati da un lato a consolidare il risparmio delle famiglie (se gli investimenti sono mantenuti per cinque anni, i guadagni sono esentasse) e, dall'altro, a finanziare le piccole e medie imprese, fin troppo spesso sotto patrimonializzate e penalizzate dalle banche (il Pir deve essere investito per almeno il 21% in società non quotate sul Ftse Mib).
«In Italia ci sono 20mila pmi che hanno i requisiti per quotarsi in Borsa e mi aspetto che questa strada possa esser percorsa nel breve termine da almeno il 2,5% di queste imprese ovvero 500 di queste. Non è utopia. A questo ritmo poi si potrebbe arrivare, nel medio termine, a mille quotande. È per questo che abbiamo deciso di aprire una divisione che assista le imprese che si vogliono quotare o che comunque vogliono ricorrere al mercato di capitali» ribadisce Doris. Per questo il gruppo sta facendo leva sulla «prossimità territoriale» dei suoi «family banker», oltre che sullo stesso top management in tour con dieci appuntamenti lungo la Penisola (il 27 marzo è in programma un incontro a Bergamo), per spiegare agli imprenditori le opportunità offerte dalla legge di bilancio 2017 che ha introdotto i Pir nel sistema italiano.
Numeri impressionanti, pari a tre volte l'attuale numero di società presenti a Palazzo Mezzanotte, si sono sempre attestate, in questi ultimi anni, tra le 300 e le 350. In questo scenario si inserisce anche Giovanni Tamburi, numero uno di Tamburi Investment Partners: «I Pir hanno portato risorse alle piccole e medie imprese e i numeri futuro saranno buoni perché l'economia cresce, così come i profitti delle imprese e i numeri delle quotazioni. Quanto a noi abbiamo nove società pronte per approdare a Piazza Affari, compresa Eataly. Per la prima, Octo Telematics, dovrebbe ormai essere questione di poche settimane».
Secondo i dati di Assogestioni, nel 2017 Banca Mediolanum ha raccolto 2,1 miliardi in Pir dei 10,9 complessivi registrati dal mercato. E per il 2018 il trend dovrebbe continuare su questi binari.
«Mi aspetto un anno molto buono per i Pir anche se c'è ancora molto da fare a riguardo: il 61% degli italiani non ha neppure sentito parlare di questo strumento. Siamo di fronte a una grande sfida fare dei Pir un investimento costante nel tempo» ha concluso Doris.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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