La Merkel apre a Draghi: "Siamo pronti a sostenerlo"

A Berlino il premier incassa gli elogi della cancelliera: "Agenda italiana è impressionante"

"Sosterremo il lavoro di Mario Draghi". Almeno a parole la Germania apre al presidente della Bce. Se, poi, lo dimostrerà anche nei fatti, questo è un altro paio di maniche. Angela Merkel dovrà, infatti, fare i conti con i "falchi" del suo governo e con la linea dura della Bundesbank. Il sostegno tedesco a Mario Draghi arriva da Berlino dove, questa mattina, la Merkel ha incontrato il presidente del Consiglio Mario Monti che ha sottolineato i progressi fatti dai Paesi dell'Eurozona negli ultimi mesi. "Non ci si può fermare quando c'è parvenza di un qualche risultato - ha spiegato il Professore - bisogna andare avanti con determinazione".

Durante la conferenza stampa al termine del bilaterale con Monti, la Merkel ha detto chiaramente che "una licenza bancaria dell'Esm non è compatibile con trattati", mentre il capo del governo italiano ci ha tenuto a far notare che la licenza bancaria all’Esm va vista "con la prospettiva del mosaico: singole tessere che hanno come finalità il dare luogo e concretezza ad una governance soddisfacente". Ad ogni modo, la cancelliera tedesca ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto in questi mesi con il governo italiano: "Abbiamo contatti molto stretti fra Italia e Germania. A livello bilaterale abbiamo rapporti eccellenti". Non solo. La Merkel si spreca anche nel tessere gli elogi per il lavoro svolto da Monti: "L'agenda di impegni di impegni di Roma è eccezionale, il piano di riforme impressionante". Così, dopo aver incassato l'appoggio delle agenzie di rating americane e della Confindustria, adesso il Professore viene portato in palmo di mano anche dalla cancelliera tedesca che aveva contribuito a creare un clima di sfiducia sui mercati per spingere il governo Berlusconi alle dimissioni.

Durante il vertice italo-tedesco è stato toccato anche il problema del differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi. Lo spread continua, infatti, a rimanere ampiamente oltre la quota psicologica dei 400 punti base. "Abbiamo gli strumenti per stabilizzare la zona euro - ha spiegato la Merkel - aspettiamo la decisione della corte tedesca sulla compatibilità del fondo di stabilità europeo con la costituzione tedesca". Ad ogni modo, la Merkel ha riconosciuto che i tassi sui bond italiani restano molto alti, ma si è detta certa che "l'azione di Monti sia fondamentale per contribuire a portare gli spread verso il basso". Durante lo scambio di convenevoli Monti non ha certo mancato di ringraziare il sostegno della Germania e ha rilanciato spiegando che "non ci si può fermare quando c'è qualche parvenza di risultato ma bisogna andare avanti con determinazione". A tracciare il solco percorso dall'Italia in questi ultimi mesi, a detta del premier, sarebbe stata proprio la Germania: "Per quel che riguarda l'Italia siamo in una fase in cui, fatte importanti riforme strutturali, stiamo andando avanti risolutamente nella spending review per i tagli nel settore pubblico". Guardando al futuro politico del Belpaese e, in particolar modo, alle prossime elezioni Monti si è detto fiducioso del fatto che c'è stata "una maturazione dei partiti politici" ricordando che in tutti i paesi dell'Eurozona "le scelte dei Parlamenti e dei governi avvengono in un quadro europeo che dà precise linee guida per le politiche nazionali".

Al centro del lungo colloquio tra i due leader europei, è rientrato anche il ruolo della Banca centrale europea.

Ruolo che, in questi giorni, è finito al centro di feroci attacchi da parte dei "falchi" tedeschi. "Abbiamo parlato del fatto che la Bce prepara le sue decisioni. La Bce è indipendente", ha assicurato la cancelliera tedesca.

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