Athena Capital di Raffaele Mincione con l'aumento di capitale di Bpm riduce la quota dal 7% al 5,7% ed esclude altri investimenti a causa della mancata svolta nella governance. «Vista la situazione di stallo in cui si trova la riforma della governance della banca, riteniamo inopportuno investire ulteriori risorse», spiega Massimo Catizone, il ceo di Athena Capital.
La società che fa capo al finanziere ha dunque aderito solo in parte alla ricapitalizzazione da 500 milioni di Bpm, che si è conclusa venerdì scorso. Il numero di azioni detenuto da Athena Capital è passato da 226,7 milioni a 251,8 milioni con una diluizione, alla luce della nuovo capitale emesso, dal 7,019 al 5,7% circa.
In un comunicato, la Sicav conferma «la fiducia nelle potenzialità della banca. Tuttavia - aggiunge - la mancata risoluzione da parte dell'attuale management delle note problematiche attinenti alla governance e in particolare ai meccanismi di rappresentanza del capitale nella gestione, che permettono a soggetti che hanno dismesso da tempo la propria partecipazione nella banca di mantenere una rappresentanza negli organi di governo della stessa, potrebbe presto diventare un ostacolo insormontabile alla crescita futura della banca, vanificando purtroppo anche l'impegno profuso quotidianamente dai dipendenti.
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