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Missione Svizzera per Banca Generali

L'ad Mossa: "Ottenuta la licenza, aperti allo shopping". Raccolta oltre i 4,3 miliardi

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«Ora potremo operare come vera e propria banca anche in Svizzera: si tratta della realizzazione concreta di un capitolo di rilievo della nostra strategia perché puntiamo ad ampliare ulteriormente le nostre attività sul mercato elvetico». L'ad e dg di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato così in un'intervista al Corriere del Ticino l'ottenimento della licenza bancaria svizzera. Non accadeva da 15 anni che le autorità elvetiche accordassero la licenza a una private bank italiana.

Secondo Mossa, ci sono spazi per partnership commerciali con la controllante Generali anche nella Confederazione. «Ci sono diversi punti di contatto tra l'attività dell'assicurazione e quella della banca. Esistono dunque tutti i presupposti per avere sinergie tra noi e il nostro azionista di maggioranza anche in Svizzera, mercato in cui Assicurazioni Generali peraltro ha da molto tempo una sua presenza diretta», ha sottolineato l'amministratore delegato.

La politica di crescita esterna mirata proseguirà anche in Ticino. «Restiamo aperti ad acquisizioni sia in Italia sia in Svizzera», ha spiegato Mossa evidenziando che c'è «attenzione nei confronti delle piccole banche, ma anche delle fiduciarie e dei family office». A Lugano è stata rilevata la maggioranza della fiduciaria Valeur, diventata BG Valeur, e «non escludiamo di poter attuare in Ticino altre acquisizioni, cogliendo le eventuali opportunità», ha concluso il manager.

Ieri Banca Generali ha anche annunciato che la raccolta netta a settembre si è attestata a 373 milioni (+42% annuo) che porta il totale da inizio anno sopra i 4,3 miliardi (+7%).

A Piazza Affari il titolo ha ceduto l'1,2 per cento.

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