Mps chiude l'era Mussari. Opa sui bond Casaforte

L'eredità di Antonveneta e le richieste Bce

Mps chiude l'era Mussari. Opa sui bond Casaforte

Il Monte Paschi, con il lancio dell'opa sui bond Casaforte manda in archivio l'ultima operazione realizzata nell'era di Giuseppe Mussari e chiude così i conti con il passato. Si tratta della controversa operazione «Chianti Classico» che, all'epoca, aveva consentito all'istituto toscano di migliorare il patrimonio di vigilanza l'anno dopo l'acquisizione di Antonveneta (2009) attraverso la vendita di 683 filiali a un veicolo di forma consortile.

L'operazione «Chianti Classico» di riassetto immobiliare venne fatta grazie a un finanziamento ipotecario della banca all'acquirente (il consorzio Perimetro), per 1,7 miliardi. Mps cedette poi pro-soluto alla società veicolo Casaforte i crediti derivanti da quel finanziamento. La società veicolo realizzò la cartolarizzazione con l'emissione di tre classi di titoli (A, B e Z), due delle quali, A e B appunto oggetto dell'Opa lanciata ieri mattina dall'ad di Mps Marco Morelli.

Nel 2013, con la prima ristrutturazione concordata da Mps con Bruxelles, il consorzio era poi stato consolidato in Banca Mps così come i 683 immobili strumentali (sedi di filiali).

Sempre in quella occasione erano poi stati riacquistati tutti i titoli classe Z. La banca senese, ora controllata dallo Stato con il 70% circa, con l'ultimo piano concordato con Bruxelles si è impegnata a chiudere il consorzio Perimetro e cedere una parte del patrimonio immobiliare entro il 2021.

CM

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