Economia

Non avete pagato il bollo auto ad agosto? Ecco le sanzioni

Si va dagli interessi di mora fino alle sanzioni, ma il rischio è quello di veder cancellare il veicolo dagli archivi del Pra

Non avete pagato il bollo auto ad agosto? Ecco le sanzioni

Cosa accade nel caso in cui ci si sia scordati di pagare il bollo auto entro il mese di agosto? Ecco tutto ciò che c'è da sapere circa i tempi da rispettare per poter saldare prima della scadenza ultima e le sanzioni previste se si dovesse andare anche oltre essa.

Per quanto concerne il mese di agosto, il pagamento della tassa annuale dovuto a chiunque sia possessore di un veicolo si sarebbe dovuto effettuare entro il 31: restano, pertanto, solo altri 30 giorni di tempo dalla sopra citata data (fino, cioè, al 30 di settembre) per poter provvedere al versamento della cifra prevista e saldare il proprio debito nei confronti del Fisco.

I provvedimenti, per coloro che non effettuano i pagamenti entro l'ultima proroga di un mese, scattano quindi a partire dal 1° di ottobre: oltre ai soliti interessi di mora, infatti, sono previste delle sanzioni che vanno a crescere in modo proporzionale all'aumento del ritardo. Se si decide di provvedere al saldo entro a non oltre i 14 giorni dal termine ultimo del 30 di settembre, la sanzione prevista è pari allo 0,1% del totale del bollo auto. Nel caso in cui si vada, invece, oltre i 90 giorni di ritardo, si può salire fino al 3,75% della tassa di possesso.

Che cosa accade, invece, se si dovesse malauguratamente procrastinare il pagamento anche oltre questi termini? Superati i tre anni, l'Agenzia delle entrate si occupa di inoltrare al contribuente il primo avviso di pagamento e, nel caso in cui non si provvedesse a saldare il proprio debito, si diventerebbe soggetti alla riscossione coattiva. Questa, tra l'altro, può portare fino al fermo amministrativo del mezzo di trasporto ed addirittura al pignoramento del proprio conto corrente. Il rischio successivo, poi, è quello di vedere realizzarsi la cancellazione di detto veicolo dagli archivi del pubblico registro automobilistico (Pra) nella Regione di residenza.

Dopo tale provvedimento sarà in ogni caso necessario effettuare una nuova immatricolazione della vettura per poter circolare regolarmente.

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