«Non so se a Unicredit serve capitale»

Del Vecchio: «Oggi è una mania. Giusto cedere metà Pioneer»

«È probabile che ci sia un aumento di capitale di Unicredit, aspetto ogni giorno che lo annuncino ma non so se sia necessario. E poi l'aumento di capitale per fare cosa? Oggi cosa serve il capitale alle banche? Non mi pare. La mania oggi è fare aumenti di capitale», ha detto ieri il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, azionista della banca con il 2% circa. Intercettato dai cronisti nel centro di Milano, l'imprenditore ha anche definito «una buona idea» vendere la metà della controllata Pioneer. Quanto alla possibile uscita di Unicredit da Mediobanca (oggi ha l'8,6%) si è limitato a sottolineare che «ormai i salotti non servono tanto».

Del Vecchio come Cassandra? Chissà. Di certo, nell'aprile del 2012 l'imprenditore rilasciò un'intervista la mattina dell'ultima assemblea delle Generali di Giovanni Perissinotto, amministratore delegato della compagnia assicurativa, in cui il grande azionista del Leone scaricò il manager bocciandone la gestione del Leone troppo sbilanciata sulla finanza. Da lì a più o meno 40 giorni, Perissinotto dovette lasciare la guida delle Generali per la sfiducia degli azionisti, che ingaggiarono Mario Greco dopo una rapida conta fra i soci. Fu un terremoto per la compagnia. Lo scorso 8 febbraio, sempre in un'intervista, il patron di Luxottica aveva auspicato una discontinuità al timone di Unicredit che «ha bisogno di cambiamenti radicali» e dopo pochi mesi l'ad Federico Ghizzoni si è dimesso. Ma l'«oracolo» Del Vecchio non sempre ci azzecca: nell'aprile scorso aveva anche «gufato» sulla scalata di Urbano Cairo a Rcs. «Non credo che gli azionisti attuali accettino questo scambio», aveva commentato riferendosi all'offerta lanciata dal numero uno de La7. Poi uscita vincitrice. Per il momento il mercato sembra comunque credere alla «profezia» su Unicredit: ieri il titolo della banca di piazza Gae Aulenti ha messo a segno un rialzo del 3,8% a 2,36 euro. Nell'ultimo mese le azioni hanno guadagnato quasi il 12% ma la performance dell'ultimo anno resta negativa: - 61,8 per cento.

Quanto all'azienda di Del Vecchio, Luxottica, ha chiuso il terzo trimestre con ricavi a 2,22 miliardi, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2015 del 3,5% a cambi costanti e del 3,2% a cambi correnti.

Il fatturato della divisione Wholesale è in calo del 3,2% a cambi correnti a 800 milioni (-3,6% a cambi costanti) mentre quello della divisione Retail sale del 7,2% a cambi correnti a 1.425 milioni (+7,9% a cambi costanti). Confermato l'outlook per il 2016.

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