Giornata convulsa, quella di ieri, per Finmeccanica. La ridda di voci sulla cessione di Ansaldo Energia (55% Finmeccanica, 45% First Reserve Corporation) alla sudcoreana Doosan Heavy Industries, ha portato il titolo a sfiorare un guadagno del 6% prima della sospensione per eccesso di rialzo, chiudendo poi a +3,58%. Secondo l'agenzia Reuters, che cita una fonte autorevole, «c'è l'accordo su quasi tutto, ma rimane l'incognita sulla volontà del sistema Italia. Il passaggio sarebbe stato definito sulla base di un enterprise value di 1,2-1,4 miliardi di euro. Doosan Heavy Industries arriverebbe con obblighi contrattuali: vincoli, già accettati, su investimenti e livelli occupazionali, sono stati messi per iscritto». La bozza di accordo prevede che una quota di minoranza rimanga a Finmeccanica («nessuna intesa vincolante è stata reggiunta», la precisazione in serata) o a un altro soggetto nazionale, come il Fondo strategico italiano. Il dossier è sul tavolo del governo, quindi. Del resto lo stesso premier, Enrico Letta, parlando a Genova, aveva annunciato il piano delle privatizzazioni per ottobre, Ansaldo Energia compresa.
Intanto la società genovese, insieme con Fata, si è aggiudicata contratti in Sudafrica per un valore complessivo di circa 440 milioni di euro per la realizzazione di due centrali a ciclo aperto per la produzione di energia elettrica.