Il nuovo iPhone 6 sarà anche carta di credito

La sicurezza garantita dal riconoscimento dell'impronta digitale

Il nuovo iPhone 6 sarà anche carta di credito

La notizia sarà forse trovare una notizia, perché a una settimana dalla presentazione del nuovo iPhone, su Internet gira ormai già di tutto, foto comprese. Alcune vere, perché da quando Apple fa produrre i componenti in Cina, la segretezza che era la fissazione di Steve Jobs è andata a pallino. Altri invece presunte, tanto presunte che in Europa alcuni rivenditori senza troppi scrupoli le hanno trasformate in false versioni dell'ormai mitico «6», da mettere in vendita «in grande anteprima». Ma tant'è: la iPhonemania è un virus che i concorrenti di Cupertino non sono ancora riusciti a sconfiggere e ci sarà pure un perché.

Così come un perché ce l'avrà di sicuro l'iPhone 6, che si presenterà al mondo quando le altre aziende del settore hi-tech avranno già sparato le loro cartucce all'Ifa di Berlino, la fiera del futuro più importante d'Europa che domani aprirà le porte. In pratica: se in Germania sarà un fiorire di smartphone, tablet, smartwatch e similari tutti basati su Android o Windows 8.1, ecco che poi arriverà Apple e finalmente scopriremo se il gran capo Tim Cook sarà riuscito a battere i rumors della rete.

Intanto l'ultima notizia è di quelle che potrebbe cambiare il nostro portafoglio e non solo in senso monetario: Cook avrebbe già stretto accordi con le maggiori società di carte di credito - American Express, Visa e Mastercard - per far diventare il Melafonino uno strumento di pagamento. Merito del sistema Nfc, quello che fa «comunicare» gli apparecchi con un semplice tocco e che, un tempo, Cook non considerava per nulla, e magari di iBeacon, una specie di raggio laser che trasporterà le nostre informazioni digitali da uno strumento all'altro. Sicuramente lo farà comunque grazie al Touch Id, ovvero il pulsantone di comando dell'iPhone che permette al suo proprietario di essere al sicuro dall'uso (altrui) improprio del gioiellino grazie al riconoscimento dell'impronta digitale. Una vera rivoluzione, dunque, che arriverebbe martedì 9 con la presentazione anche dell'ultima generazione di iPod Touch e - forse, ma soprattutto - dell'iWatch o iTime che dir si voglia, ovvero l'orologio che curerà anche la salute e sul quale (almeno in questo caso) c'è ancora grande mistero. Per il resto - oltre al fatto che iPhone 6 sarà più grande, con due tagli da 4,7 e 5,5 pollici, e probabilmente un cuore da 128 Gb - poi ci sarà la vera notizia, quella relativa al prezzo.

Che qualcuno, per l'iPhone più grande, vede pericolosamente vicino ai 1.000 euro. E quindi il nuovo iPhone potrebbe essere un telefono non per tutti, anche se in fondo non ha mai voluto esserlo, così come da dottrina Jobs. Se poi lo è diventato per molti (moltissimi), c'è appunto un perché.

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