Cdp chiude il 2013 con un utile netto di 2,3 miliardi, in calo del 17,8% rispetto ai 2,8 miliardi del 2012 e con un margine di interesse che scende del 28% a 2,5 miliardi (3,5 miliardi nell'esercizio precedente). I risultati economici approvati dal cda della società pubblica, presieduta da Franco Bassanini e guidata da Giovanni Gorno Tempini, risentono del significativo peggioramento del contesto del mercato anche se sono in linea, si legge in una nota, con gli obiettivi del piano industriale. Il calo del margine di interesse deriva da una «preventivata normalizzazione del margine tra impieghi e raccolta conseguente all'andamento dei tassi di interesse». L'utile ha beneficiato del contributo positivo dei dividendi delle partecipazioni.
Il gruppo ha mobilitato risorse per l'economia attraverso finanziamenti, investimenti e garanzie per 28 miliardi (+22% rispetto al 2012), e sotto il profilo patrimoniale vanta un attivo di 314,7 miliardi, una liquidità di 147 miliardi (+6%) e un patrimonio netto sopra i 18 miliardi (da 16,8 nel 2012).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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