Pirelli, le sfide di Tronchetti: Europa e rilancio in Russia

Pirelli, le sfide di Tronchetti: Europa e rilancio in Russia

Completato il riassetto della catena di controllo e sciolto il patto di sindacato, l'attenzione del mercato si sposta sui nuovi progetti di Pirelli. A Londra, il 5 e 6 novembre, oltre ai risultati del terzo trimestre il presidente Marco Tronchetti Provera presenterà il piano triennale al 2017, che inizialmente era stato messo in agenda il maggio scorso. A determinare il rinvio era stata, in particolare, la crisi economica in Europa con la conseguente impossibilità, per Pirelli, «di dare al mercato una visione più chiara possibile delle prospettive».
L'appuntamento nella City cade anche in un momento storico per la Bicocca: la coincidenza del recente addio al patto di sindacato, che ha svincolato il 31,5% del capitale, rende ora il mercato ancora più centrale per il gruppo. E quello che Tronchetti Provera illustrerà mercoledì sarà il primo piano industriale a misurarsi con l'inedito stato dell'arte.
Il contesto generale in cui si muove Pirelli resta comunque difficile, come dimostrano i dati di Michelin che ha denunciato un calo dei ricavi nei nove mesi (5,3%), mentre fatturato e stime sull'ebit 2013 sono risultati sotto le attese. Segnali di ripresa per l'Europa arrivano invece da Continental («dopo un brutto inizio d'anno, nel secondo trimestre c'è stato un notevole sviluppo per l'azienda») e terzo trimestre positivo per Goodyear, premiata dal mercato Usa. Le attese su quanto dirà Tronchetti Provera a Londra riguardano, da una parte la conferma o meno degli obiettivi, dall'altra le strategie industriali, con un focus sulla Russia, il cui andamento non ha avrebbe rispettato le attese. Possibili novità anche sull'operazione di cessione (o partnership) del ramo Steel cord, la branca dell'azienda che produce cordicelle metalliche per gli pneumatici, per la quale si sono fatte avanti la belga Bekaert, due gruppi coreani e alcuni fondi di private equity. Il mercato valuta l'operazione intorno a 300 milioni.
«Sui conti - dice un analista - si può vedere a rischio l'ebit di 810 milioni indicato ad agosto per il 2013, mentre si ritiene vengano reiterati i target di profittabilità contenuti nel precedente piano». Fatto salvo che ormai il 99,5% del business di Pirelli riguarda gli pneumatici e che l'azienda resterà concentrata sul segmento premium, cioè l'alto di gamma, Tronchetti Provera dovrà riaggiornare le aspettative del gruppo in Russia, che da mercato considerato fino a poco tempo fa in rapida espansione, ha invece rallentato la corsa. Sulla Russia l'investimento del gruppo, che si avvale del partner Russian Technologies, è importante (200 milioni in due tranches negli impianti di Kirov e Voronezh), con l'obiettivo, al momento della presentazione dell'iniziativa, di fare in modo che l'80% delle vendite in quel Paese derivasse, entro il 2015, dalla produzione locale. «A Mosca - spiega un osservatore - Pirelli dovrà riaggiustare il tiro; il potere d'acquisto di quel Paese resta elevato e bisogna guardare al medio periodo. Importante è non mollare».
Attese anche sugli sviluppi dell'accordo tra Pirelli (60%) e Pt Astra Otoparts (40%) per la realizzazione, in Indonesia, grazie a 120 milioni di dollari d'investimento, di pneumatici per moto. A regime, il nuovo stabilimento di Jakarta dovrebbe coprire il 25% della produzione di gomme per moto.
C'è poi l'Europa all'origine dello slittamento del nuovo piano. E anche in questo caso nel 2011 probabilmente si era pensato a un'evoluzione diversa del mercato, «che però - aggiunge l'osservatore - ora è in via di stabilizzazione».
L'appuntamento di Londra darà modo anche al management della Bicocca, da poco riorganizzato, di presentarsi ufficialmente.

La nuova direzione generale operations è stata affidata a Gregorio Borgo (era a capo dell'area Asia-Pacifico) con l'obiettivo di massimizzare il presidio dei business e il coordinamento geografico di tutte le attività operative legate allo sviluppo e alla gestione dei prodotti.

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