Poste aumenta la cedola. Profitti a 1,51 miliardi
31 Marzo 2023 - 06:00Ricavi +6%, ma pesano gli accantonamenti. Del Fante: "Siamo solidi, ora il nuovo piano"
Poste chiude il 2022 con ricavi sopra le attese, un utile leggermente in calo, ma con fondamentali complessivamente solidi l'ebit ha toccato il massimo storico - che hanno consentito una politica generosa sul fronte dei dividendi, in crescita del 10 per cento.
L'ad Matteo Del Fante, a un mese dal rinnovo dei vertici, consegna a Cdp e Tesoro (azionisti al 35% e al 29,2%) un gruppo in crescita che ha concluso la propria trasformazione da operatore logistico tradizionale a piattaforma di distribuzione omnicanale: mobile, pagamenti, pacchi e lettere, servizi finanziari, assicurazioni, energia, fondano l'architrave della società che ha distribuito dal 2017 quasi 5 miliardi di dividendi. Scelto dall'ex premier Matteo Renzi sei anni fa, Del Fante è stato confermato nel 2020 da Paolo Gentiloni e ora potrebbe incassare da Giorgia Meloni l'appoggio per il terzo mandato alla guida di Poste. In tal caso, sarà lui a disegnare il nuovo piano industriale previsto nel 2023.
Nell'attesa, Del Fante tira le somme definendo i risultati «eccezionali» e confermando tutti i target 2023: in particolare l'ebit sarà di 2,5 miliardi, 300 milioni circa in più del risultato dell'anno passato.
Guardando al 2022, i ricavi sono in crescita in tutti i segmenti di business, ad eccezione del settore corrispondenza e pacchi. I ricavi totali sono aumentati del 6%, a quota 11,9 miliardi, rispetto a fine 2021. Il risultato operativo è salito a 2,29 miliardi (+24,1%). L'utile netto si è attestato a 1,51 miliardi, in calo del 4,3% su base annua rispetto al 2021, ma pari al doppio del livello del 2017 che si attestava a 0,7 miliardi. Un dato che ha penalizzato il titolo in Borsa (-1% a 9,41 euro).
Come ha sottolineato anche Websim: «Ha disturbato la presenza di 320 milioni di euro di oneri straordinari non cash associati ai circa 9 miliardi di euro di crediti fiscali: nel corso della conference call, il management ha poi chiarito che l'accantonamento prudenziale è basato sulle decisioni prese dal Fisco italiano con le frodi sul 110%». Sulla base della performance 2022 Poste ha aumentato il dividendo: 65 centesimi sui risultati del 2022, con una crescita del 10% rispetto al livello dello scorso anno. E ha fissato un obiettivo di dividendo per azione pari a 71 centesimi di euro sui risultati del 2023, con un aumento del 9% su base annua.
A parte l'area poste e pacchi (in calo dell'1%), il cui pareggio è legato all'esito della trattativa con i sindacati che inizierà l'anno prossimo, hanno ben performato sia il settore assicurativo (ricavi in crescita del 15,7% a 2,2 miliardi), sia quello dell'energia con 150mila contratti acquisiti che «facilmente supereremo i 300mila contratti nel 2023», ha detto Del Fante.
Anche i ricavi dei servizi finanziari sono aumentati del 3,9% a 5,8 miliardi, spinti dalla continua crescita del margine di interesse.