Poste supera le attese E studia l'acconto cedola

Profitti a 763 milioni, cresce il business dei pacchi. Del Fante: «Confermati gli obiettivi»

Poste supera le attese  E studia l'acconto cedola

Poste supera a pieni voti il test di metà anno, chiude il semestre con numeri sopra le attese, e mette le ali al titolo (+3,45% a 9,66 euro). Merito della strategia Delivery 2022, disegnata dall'ad Matteo Del Fante, che sta iniziando a fare la differenza grazie alla crescente diversificazione del business, alla minore dipendenza dalle plusvalenze, e al business dei «pacchi», che sta mitigando sempre più le perdite derivanti dal settore «lettere» (i ricavi da corrispondenza sono scesi dell'1,5%). Per non parlare del minor «effetto Italia»: il gruppo ha in portafoglio 600 milioni di potenziali perdite a causa dei titoli Stato, ma questo dato è in netto miglioramento rispetto ai -3 miliardi del primo trimestre.

Nel dettaglio, il semestre si è chiuso con utili netti a 763 milioni (+4%), a fronte dei 722 milioni indicati dal consenso (nei tre mesi gli utili si sono attestati a 324 milioni,+30%). L'azienda ha poi messo a segno un'ulteriore crescita dei ricavi con contributi positivi da tutti i settori operativi, grazie al nuovo focus commerciale: più pacchi e sviluppo di tecnologia mirata. Così, alla voce fatturato, Poste ha raggiunto, a giugno, 5,5 miliardi (+1,7%). I costi operativi sono saliti dell'1% a 4,4 miliardi, in linea con il piano industriale; e la riduzione del personale ha più che compensato l'incremento salariale concordato nel 2017. L'ebit è aumentato del 2,6% a 1,08 miliardi.

Guardando ai singoli business, la gestione operativa evidenzia un aumento del 12% dei ricavi dall'attività di recapito pacchi. Nel settore pagamenti e Mobile il fatturato è lievitato nel semestre a 306 milioni (+9,4%) e nel trimestre a 167 milioni (+11,2%), sia per l'aumento del numero di carte e del volume di transazioni, sia per la tenuta della telefonia. Nei servizi finanziari (530 miliardi; +16,1 miliardi rispetto a dicembre 2018) bene anche il volume dei prestiti personali e mutui ipotecari; il risparmio postale rimasto in linea con le attese e il risparmio gestito ha registrato un incremento della raccolta (+224 milioni). Nel settore assicurativo (2,4 miliardi di ricavi) si segnala la forte raccolta netta dell'attività multiramo (1,5 miliardi nel secondo trimestre).

La spesa per investimenti è stata di 230 milioni (+52,6%), in linea con focus sulle tecnologie di automazione e smistamento di posta e pacchi alla base della trasformazione industriale. Il 16 luglio è stato, infatti, inaugurato il nuovo impianto di Bologna, con una capacità operativa massima di 250mila pacchi al giorno.

Una trasformazione che ha permesso a Poste di diventare partner dei big dell'e-commerce in Italia (come Zalando e Amazon, che sta sperimentando un test del servizio di consegna entro 24 ore in alcune città italiane). Confermando i target, Del Fante ha poi annunciato che «per allinearci alle migliori pratiche di mercato, sarà riconosciuto un acconto sul dividendo nel quarto trimestre».

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