Quota 100 arriva anche nella PA. Ad agosto, difatti, è stata aperta la prima finestra di uscita per i dipendenti pubblici e secondo i dati dell'Inps saranno 11mila le persone che, entro l'anno, usufruiranno della misura fortemente voluta dalla Lega di Matteo Salvini, di cui 9mila unità hanno già visto liquidati i propri assegni mentre altri 2mila sono in attesa.
Si tratta complessivamente del 5% della platea di funzionari dello Stato che andranno in quiescenza nel 2019 (circa 250mila unità). Numeri importanti, soprattutto se si considera che nei prossimi anni il numero di pensionamenti raggiungerà circa mezzo milione e che si attende un vero e proprio esodo a settembre prossimo, quando si "apriranno le porte" di Quota 100 anche tra gli insegnanti.
Il rischio è quello di una paralisi in alcuni servizi essenziali erogati dallo Stato, anche alla luce di un turnover che sarà sbloccato solo a fine anno, forse troppo tardi per evitare una situazione cha la Fp Cgil ha definito "destabilizzante". I sindacati da tempo chiedono un "piano straordinario di assunzioni" ma dopo dei timidi segnali positivi arrivati nei mesi scorsi, la crisi nel governo Lega-M5S potrebbe portare ad un blocco dei concorsi pubblici e l'inevitabile stallo della burocrazia.
Ad aggravare la situazione si aggiunge, inoltre, il precariato che oramai è arrivato anche nel pubblico impiego. Il cosiddetto "posto fisso" anche qui per molti è diventato un miraggio: circa 1 su 10 è precario. Nello specifico dei 3,3milioni di funzionari dello Stato, l'11,2% (circa 340mila persone) non ha un lavoro a tempo indeterminato. Sulla questione, a fine luglio l'UE ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia.
Il settore dove si
registra il maggior numero di precari è quello della scuola (circa 55mila persone) mentre, secondo la Ragioneria dello Stato, nella sanità sono circa 45 mila (dati del 2017).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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