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Rate del mutuo non pagate: cosa può succedere

I passaggi di cosa può accadere se non si pagano le rate

Rate del mutuo non pagate: ecco cosa può succedere

Nelle varie misure che si sono susseguite dall'inizio della pandemia di Covid-19 sono state inserite anche quelle relative alla sospensione delle rate del mutuo, iniziativa che dovrebbe essere prorogata anche tutto il 2021 (non scatta in automatico ma è su richiesta) e dovrebbe interessare anche i lavoratori autonomi e liberi professionisti, inclusi artigiani e commercianti, che a causa dell’emergenza coronavirus hanno registrato una riduzione del fatturato.

Occorre ricordare che le rate sospese, alla lunga, provocano un aumento degli interessi da pagare; ma cosa succede quando non si paga la rata del mutuo? a cosa si va incontro?

Vediamo cosa può succedere

Ritardo nel pagamento delle rate

Nei casi in cui il ritardo nel pagamento rappresenta effettivamente una tantum, molti istituti di credito permettono una risoluzione bonaria della questione (purché i tempi di risoluzione siano rapidissimi); quando non si paga una rata nei termini delle scadenze programmate, in primo luogo scatta l'applicazione degli interessi di mora che hanno un tasso più elevato rispetto a quello degli interessi convenzionali (cioè pattuiti in sede di sottoscrizione del mutuo).

Oltre a questo, nel caso in ci la morosità si protragga, la banca potrebbe decidere di segnalare il nominativo della persona inadempiente in un sistema di informazione creditizie (Sic) tra cui la Criff (Centro rischi di intermediazione finanziaria).

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14382 del 25 maggio scorso, ha stabilito l'obbligatorietà dell'avviso al debitore della segnalazione in un Sic; questo avviso riguarda tutte le operazioni di credito al consumo tra cui prestiti, finanziamenti e mutui. Quindi, nel caso in cui l'istituto di credito con cui si ha contratto il mutuo voglia segnalare il pagatore inadempiente al Criff, ad esempio, dovrà preventivamente avvisare il diretto interessato informandolo che, se la morosità non dovesse essere sanata entro i 15 giorni successivi, il nominativo sarò inserito nel sistema.

Quando scatta la segnalazione e cosa comporta

La segnalazione parte da iniziativa della banca nel momento in cui vi sia un ritardo di almeno 30 giorni rispetto alla scadenza della rata del mutuo. Nel caso in cui il ritardo nel pagamento si verifica per la prima volta (segnalazione di primo ritardo) occorre che il mancato pagamento riguardi almeno 2 mensilità o 2 rate consecutive.

La segnalazione al Criff, pertanto, può avvenire anche a causa di piccoli ritardi e può comportare grandi fastidi.

Quali sono le conseguenze più gravi per il ritardo

I problemi maggiori iniziando nel momento in cui vi sia una morosità superiore ai 180 giorni, periodo dopo il quali possono iniziare le procedure con sui si rischia di "perdere" la casa.

Passati i 18 messi dall’ultima volta che la rata è stata versata, difatti, la banca può mettere la casa in vendita e nel caso in cui il cliente abbia sottoscritto la clausola di inadempienza (clausola non obbligatoria), l’istituto di credito potrà decidere di vendere l’immobile non necessariamente all’asta giudiziaria; il mutuo così verrà cancellato anche nel caso in cui la banca ricavi dalla vendita un importo inferiore a quello che doveva incassare.

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