Economia

Bancomat, cambia tutto sulle tariffe: le novità

Nuova proposta da parte di Bancomat Spa all'Antitrust: gli istituti proprietari dell'Atm devono fissare i costi, non gli emittenti delle carte

Bancomat, cambia tutto sulle tariffe: le novità

Bancomat Spa è intenzionata a rivedere le modalità di remunerazione del servizio prelievo del contante in circolarità. Sarà possibile conoscere l'esito dell'istruttoria dell'Antitrust in merito alla proposta della società entro il prossimo mese di aprile.

Sono circa 150 milioni i prelievi effettuati in un anno presso gli sportelli Atm di banche diverse da quella emittente la carta, su un totale di 500 milioni. I restanti, invece, vengono effettuati da clienti della stessa banca proprietaria dell'Atm. Sono diverse le banche che permettono il prelievo con la carta Bancomat allo sportello Atm di una banca diversa da quella emittente in maniera gratuita. La tendenza però resta ancora quella di far pagare una commissione che spesso non tiene conto della somma ritirata. Questi costi possono essere modificati con un motivo giustificato e soprattutto devono essere resi noti in anticipo al cliente, il quale può decidere liberamente di recedere dal contratto. A prescindere che venga addebitata o meno la spesa al cliente, la banca emittente la carta con l'attuale sistema deve riconoscere alla banca proprietaria dello sportello Atm una commissione interbancaria di 49 centesimi di euro per ogni prelievo.

Per questo, riporta il Sole 24 Ore, se l'Antitrust darà il via libera alla richiesta di Bancomat Spa, il costo delle operazioni di prelievo presso i punti Atm di filiali concorrenti saranno decisi da ogni singola banca proprietaria dell'Atm. Le grandi realtà bancarie con numerosi Atm lungo la Penisola attendono con trepidazione che venga presa questa decisione. Sono decisamente più preoccupate le banche online o quelle locali che non hanno un numero elevato di filiali o postazioni Bancomat all'interno dei singoli gruppi e che quindi potrebbero essere penalizzate. Infatti, davanti l'Antitrust, hanno espresso il loro disappunto anche diverse realtà bancarie di medie dimensioni. Le perplessità sono state mosse anche da Assopopolari e Pri.banks, associazione delle banche private.

Oggi la commissione interbancaria viene stabilita ogni due anni insieme all'Antitrust sulla base del monitoraggio dei costi che l'intero sistema sostiene secondo quanto previsto dal provvedimento n. 16709/2007 dell'Agcm. Nella nuova proposta viene previsto un tetto massimo alla commissione applicata sui prelievi pari a 1,50 euro. Questo, ogni anno, verrà sottoposto a verifica con una analisi che Bancomat Spa presenterà all'Antitrust.

Da Altroconsumo fanno sapere: "È chiaro che questo valore massimo non ci soddisfa. C'è la ragionevole presunzione che, fissato un cap, tutte le banche vi si allineeranno come è accaduto ad esempio con la commissione sull'accordato per i fidi sui conti correnti che prevede un cap dello 0,5% a trimestre, valore che tutte le banche oggi applicano". Per questo motivo la loro previsione è che che il prelievo in circolarità andrà a costare 1,50 euro. Soldi che molte persone fino ad oggi non pagavano. I consumatori sono convinti, inoltre, che assisteremo ad un peggioramento dell'informativa precontrattuale con conseguenze anche sulla trasparenza dei costi per il correntista che non avrà più questi costi presenti nel rendiconto che riceverà dalla propria banca.

Qualora venisse approvata la modifica, il nuovo modello non entrerebbe in vigore prima di 12-18 mesi dal via libera dell'autorithy.

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