Da Sawiris 20 miliardi per Tim Brasil

A volte ritornano. O forse non se ne sono mai andati. È il caso del magnate egiziano Naguib Sawiris che, dopo aver ceduto Wind ai russi di Vimpelcom, negli ultimi anni non ha mai di fatto abbandonato l'Italia. Un po' perché le sue attività nel mondo delle tlc hanno conservato una forte presenza Internet nel nostro Paese (con i portali Libero e Virgilio) e soprattutto perché, periodicamente, il suo nome è circolato nell'ambito delle trattative per l'allargamento della compagine azionaria di Telecom.
Questa volta, però, Sawiris è tornato alla carica puntando un asset della compagnia guidata da Marco Patuano: la «gallina dalle uova d'oro» Tim Brasil. Secondo il quotidiano Folha de São Paulo cui ha concesso un'intervista, sarebbe alla guida di un gruppo di investitori pronti ad acquistare Tim Brasil. «Ho parlato con il ministro delle Comunicazioni e gli ho detto che lo spezzatino di Tim Brasil sarebbe una pessima idea», ha affermato riferendosi al proposito iniziale di Telefonica di cedere la partecipazione agli altri concorrenti brasiliani del gruppo. Un progetto sostenuto anche dal presidente brasiliano Dilma Rousseff, contrario a una concentrazione eccessiva nel settore mobile. Telefonica, infatti, controlla già Vivo in Sud America e, una volta acquisita la maggioranza assoluta di Telco, otterrebbe di fatto una posizione dominante sul mercato brasiliano. Dall'altro lato, inoltre, hanno pesato i ragionamenti sulla necessità di ridurre l'indebitamento del gruppo (attorno ai 29 miliardi di euro).
Ma quanto vale veramente Tim Brasil. Nel colloquio con il giornale paulista, Sawiris ha lasciato filtrare il concetto che si potrebbe pagare fino a 20 miliardi di euro. Una cifra a metà strada tra la capitalizzazione di Borsa e quanto emerso da alcune valutazioni indipendenti richieste dal socio di minoranza di Telecom, Marco Fossati.
Il problema dell'imprenditore egiziano non è però circoscritto all'asse che potrebbe svilupparsi tra Telefonica e il magnate messicano Carlos Slim (patron di America Movil) per lo spezzatino di Tim Brasil, ma anche alla nuova strategia dell'ad Marco Patuano. Il manager, come ha evidenziato il Giornale, starebbe pensando a una soluzione alternativa: cercare soci per un aumento di capitale, fare di Telecom una public company ed evitare la cessione brasiliana e lo scorporo della rete, l'altro asset di valore.

In un simile discorso Sawiris potrebbe essere coinvolto, visto che alla fine del 2012 era stato lui stesso a proporre un diluitivo aumento di capitale da 3 miliardi per il gruppo telefonico. Nel cda del 6 febbraio si farà il punto sulla situazione.

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