La scure di S&P sul governo: "Il debito blocca la ripresa"

L'agenzia di rating affonda le politiche di Renzi: "L'Italia è ancora indietro nella riduzione del debito pubblico"

La scure di S&P sul governo: "Il debito blocca la ripresa"

La scure di Standard & Poor's si abbatte su Matteo Renzi. Mentre il premier è in missione in Asia per raccattare investitori, l'agenzia di rating mette in guardia i mercati dalla tenuta del sistema Italia. Un report pubblicato oggi ha, infatti, lanciato l'allarme debito pubblico e privato che in Italia, Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Slovenia è mediamente raddoppiato nel periodo 2006-2013. Per Roma, che con un balzo in avanti del 71,6% "vanta" l'incremento più basso dopo la Slovenia, gli analisti di Standard & Poor’s temono che la necessità di ridurlo "potrebbe bloccare la ripresa per anni".

Il processo di riduzione del debito dei paesi della periferia dell’Eurozona è a malapena inizato. Per questo, secondo gli analisti di Standard & Poor's, tale processo "peserà per anni sulla ripresa economica dell’area". ÈIn particolar modo per Paesi, come "Portogallo, Spagna, Grecia, Italia, Irlanda e Slovenia, il debito in rapporto al pil è aumentato di una media del 106% dal 2006 al picco del 2013: da allora il rapporto è calato di solo il 3%". Un processo lento che assume però ritmi diversi a seconda del paese.

Nella simulazione al 2020 elaborata dall’agenzia di rating, infatti, sarà la Spagna ad aver ridotto maggiormente il debito, seguita da Irlanda, Portogallo, Slovenia e Italia. Dietro di noi solo la Grecia, dove il rapporto tra debito e pil "si sarà mosso appena".

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