Attenti ai bonus per la casa: perché si complica tutto

Dopo lo stop alla cessione dei crediti del Superbonus, novità da febbraio anche sulla cessione del credi per i bonus ordinari: ecco cosa cambia

Attenti ai bonus per la casa: perché si complica tutto

Come abbiamo visto di recente sul Giornale.it, per evitare nuove truffe tramite il Superbonus, il governo ha ipotizzato di limitare la cessione dei crediti: si potrà fare soltanto una volta come stabilito dal decreto legge 4/2022.

Cosa cambia ai bonus ordinari

Assorbendo il decreto contro le frodi, la nuova manovra ha però introdotto una specie di franchigia per limitare le situazioni in cui tutti gli altri bonus, per essere ceduti o usati con lo sconto in fattura, devono avere il certificato (asseverazione) che la spesa sia stata congura e il visto di conformità. Se ne potrà fare a meno soltanto quando si tratta di "interventi qualificati come attività edilizia libera dal Testo unico dell'ediliza, dal glossario dell'edilizia libera o dalle norme regionali e per i lavori di importo complessivo non superiore a 10mila euro", come si legge sul IlSole24Ore.

Le novità da febbraio

Le novità di cui sopra saranno operative da venerdì 4 febbraio quando sarà possibile comunicare le cessioni prive di asseverazione e riviste in base alla nuova "franchigia" oltre a poter comunicare la cessione delle spese pagate nel 2022. Questo aggiornamento così lento ha creato problemi ai professionisti che a gennaio hanno dovuto scegliere se pagare l'asseverazione o aspettare l'attuazione della franchigia. Nonostante numerose proroghe al 2024, i professionisti del settore hanno fatto i conti con la difficoltà delle detrazioni edilizie. Lo stop per il superbonus sulla cessione del credito ha creato il blocco a molte operazioni, soprattutto di piccole banche, consapevoli che non avrebbero potuto rivendere i tax credit dopo averli acquistati.

Le 5 regole chiarite

Le regole sono chiare, la loro applicazione un po' meno. Le principali, però, sono state chiarite da Telefisco e riguardano 5 situazioni differenti: "la franchigia prevista dalla legge di Bilancio non vale mai per il bonus facciate. Per la cessione o lo sconto in fattura, cioè, servono sempre l'asseverazione e il visto", è il punto numero uno. Poi, qualora venga eseguito un intervento di manutenzione straordinaria, si potranno cedere anche le spese per la manutenzione ordinaria collegata. Il terzo punto riguarda l'installazione degli impianti di condizionamento con pompa di calore: sarà cedibile perché ritenuto manutenzione straordinaria. Quarto punto: un chiarimento è arrivato anche per asseverare la congruità dei costi per i bonus ordinari diversi dall'ecobonus: i tecnici possono usare i prezzari. Infine, sarà possibile "applicare la cessione o lo sconto in fattura per l'acquisto del box auto pertinenziale, introdotta dalla legge di Bilancio che vale anche per gli acconti, ma solo se pagati dal 1° gennaio".

Tutte queste spese possono già essere detratte dal 12 novembre scorso.

Di recente, poi, il sito dell'Agenzia delle Entratre ha aggiornato e rivisto le proprie Faq (domande e risposte) precisando che la "franchigia per i piccoli lavori varrà per tutte le comunicazioni inviate dal 4 febbraio, anche se relative lavori del 2021". Ancora in bilico, invece, la necessità di avere una polizza assicurativa "da superbonus" per il tecnico che dà il suo consenso ai bonus ordinari.

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