Economia

Telecom, la Borsa boccia lo scorporo

Telecom, la Borsa boccia lo scorporo

Profondo rosso per Telecom Italia che, all'indomani dell'atteso via libera al processo di separazione della rete, ha chiuso a 0,599 euro (-5,8%). A poco è valso l'annuncio dell'aggiudicazione di un contratto biennale Consip da 30 milioni di euro.
Sul flop di Borsa hanno influito diversi fattori. «L'avvio delle operazioni di spin-off era ormai scontato; inoltre iniziano a farsi strada alcuni dubbi sui tempi e sulle modalità dell'operazione - afferma un analista -; non hanno infine aiutato le dichiarazioni di Neelie Kroes, responsabile tlc dell'Ue, sull'abolizione delle tariffe roaming entro il 2014. La redditività nella telefonia mobile ne sarebbe penalizzata».
I primi nodi da risolvere attengono ai tempi e al perimetro delle attività oggetto dell'operazione (valutate tra i 13 e i 15 miliardi, 5,5-6,5 volte l'Ebitda). «Le valutazioni saranno fatte con gli organi competenti, sia l'Authority che gli organi di governo della Cdp», ha dichiarato ieri Marco Patuano, ad dell'ex monopolista, a margine dell'assemblea di Bankitalia.
«I tempi li detta chi ha in mano l'asset», ha risposto Franco Bassanini, presidente della Cdp che dovrebbe entrare nella nuova società con il 30%. Nessuna perplessità per Enrico Cucchiani, ad di Intesa Sanpaolo (socio di riferimento tramite Telco): «Telecom ne uscirà rafforzata».
I broker sono divisi a riguardo. I maggiori punti interrogativi per gli analisti più prudenti riguardano la sostenibilità dei margini italiani, una volta avvenuta la separazione della rete. «Non siamo convinti dei benefici industriali dell'operazione (più flessibilità per il gruppo ma anche per i concorrenti)», scrive Equita («buy» a 0,75 euro), secondo cui, tuttavia, il riassetto offre un «appeal opportunistico» legato anche alla «possibile integrazione» con 3 Italia (il tema sarà oggetto del cda del 5 giugno). Pollice in alto da Banca Akros («accumulate» a 0,77 euro) e da Intermonte (buy a 0,75 euro). «Lo spin-off farà emergere il valore dei singoli asset nel medio termine (flessibilità commerciale da un lato e rete dall'altro)», scrive Kepler Cheuvreux («buy» a 1 euro). Sulla stessa linea anche Equita per cui lo spin-off sta evidenziando l'economicità delle attività italiane.

Deducendo dal valore di impresa del gruppo le attività in America Latina e della rete, «se ne ricava che le operazioni domestiche sono valutate circa 3,5 volte l'Ebitda», rispetto alle 5,2 di Vodafone.

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