Nonostante un mese che si è rivelato essere tra i peggiori in termini di rendimenti negativi dei mercati e volatilità delle quotazioni, la raccolta netta dell'industria italiana del risparmio gestito è stata ampiamente positiva anche ad agosto. Nel mese i flussi netti sono stati pari a 6,4 miliardi di euro, portando il saldo complessivo da inizio anno a 111,5 miliardi. I fondi comuni hanno confermato di riuscire a mantenere una marcia in più con una raccolta netta mensile di 4,3 miliardi (e 81,8 miliardi da inizio anno): bene anche le nuove adesioni alle gestioni patrimoniali per gli investitori istituzionali (1,8 miliardi) mentre quelle relative alle gestioni patrimoniali per il pubblico retail non sono andate oltre i 299 milioni. A fine agosto, l'insieme delle gestioni di portafoglio (istituzionali e retail) ammontava a 893,2 miliardi (52% del totale) mentre le gestioni collettive (fondi comuni aperti e chiusi) si attestavano a 824,4 miliardi (48%). A proposito di fondi comuni, anche ad agosto sono stati i flessibili (3,7 miliardi) a trainare la raccolta: bene anche i monetari (1,6 miliardi) e i bilanciati (192 milioni) mentre in rosso sono finiti sia gli azionari (-401 milioni) che gli obbligazionari (-836 milioni). Alla luce di questi flussi di adesione e dell'andamento dei mercati ad agosto, la quota dei fondi obbligazionari si è attestata a fine mese al 43% (e 333,6 miliardi di patrimonio in gestione): seguono, in ordine di market share, i flessibili con il 24,6% (e 190,8 miliardi), gli azionari con il 20,1% (e 156,4 miliardi), i bilanciati con il 7,3% (e 56,9 miliardi) e i fondi monetari con il 4,1% (e 32,1 miliardi).
Per quanto riguarda infine il confronto tra i fondi di diritto estero e quelli di diritto italiano, i primi hanno raccolto nel mese 1,4 miliardi (e 21,7 miliardi da inizio anno) mentre quelli esteri hanno totalizzato 2,8 miliardi (e 60,1 da gennaio ad agosto).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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