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Trade Republic vale 12,5 miliardi. La scommessa di Exor e Arnault

La nuova valutazione è frutto di un round di raccolta da 1,2 miliardi, a cui hanno partecipato, accanto a Sequoia Capital, anche la famiglia Arnault e la famiglia Agnelli, tramite la società Exor

Trade Republic vale 12,5 miliardi. La scommessa di Exor e Arnault
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Da 5 miliardi di euro nel 2022 a 12,5 miliardi a dicembre 2025. Questa la traiettoria di crescita di Trade Republic, la banca digitale tedesca che ieri è diventata ufficialmente la startup più ricca di Berlino.

La nuova valutazione è frutto di un round di raccolta da 1,2 miliardi, a cui hanno partecipato, accanto a Sequoia Capital, anche la famiglia Arnault e la famiglia Agnelli, tramite la società Exor. Un segnale che va oltre il singolo investimento finanziario: due delle più potenti dinastie imprenditoriali europee scelgono di puntare su quella che potrebbe rappresentare il modello della banca di domani.

Non si tratta solo di sostenere una fintech in rapida crescita, ma di intercettare un cambio strutturale nel modo in cui le nuove generazioni investono e gestiscono il proprio denaro. Per gruppi storicamente legati all'industria, al lusso e all'automotive, l'ingresso nel capitale di Trade Republic, guidata da Christian Hecker (in foto) conferma come il futuro passi anche dalla tecnologia e dall'accesso diretto ai mercati finanziari.

Nel 2023 la società ha ottenuto una licenza bancaria in Germania, ampliando progressivamente la propria offerta: dai conti di risparmio agli investimenti nei mercati privati, fino a un portafoglio di cripto. La rapida espansione del broker è stata favorita dalla crescente popolarità degli etf, che Trade Republic vende agli investitori retail.

Negli ultimi 18 mesi la società ha raddoppiato la propria base clienti, superando i 10 milioni di utenti.

Guardando al settore bancario, Trade Republic non è più solo una startup di successo, ma il modello con cui le banche tradizionali si troveranno a confrontarsi.

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