Trasporti del futuro, biocarburanti decisivi

Gli esperti: "Accelerano la transizione green". La sfida delle città

Trasporti del futuro, biocarburanti decisivi
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«Nel futuro della mobilità, e con una prospettiva di neutralità tecnologica, i biocarburanti hanno un ruolo fondamentale». Nella sua analisi è risoluto Alessandro Sabbini, responsabile delle Relazioni Istituzionali di Enilive e responsabile dei Rapporti Istituzionali Centrali di Eni, intervenuto al forum annuale di Wave - Smart Mobility (nella foto) tenutosi ieri presso l'auditorium del Museo dell'Ara Pacis a Roma.

Organizzato da Core, l'evento ha riunito figure di spicco del mondo politico e aziendale per fare il punto sulle novità, in chiave sostenibile, del settore trasporti in ambito urbano, extraurbano, nonché del mondo della logistica, sempre più attenta all'impatto ambientale.

L'evento è stato organizzato con il contributo dei main partner Enel, Eni e Gruppo FS Italiane, degli official partner Jaguar Land Rover, RideMovi e Unipol e con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell'assessorato alla Mobilità di Roma Capitale e Rai. Media partner dell'evento è stata Rai Pubblica Utilità.

Presentato durante il forum anche il sondaggio realizzato da Youtrend in esclusiva per Wave, da cui emerge che, nonostante tutto, rimaniamo a tutti gli effetti un popolo di automobilisti, anche se le abitudini stanno cambiando nelle generazioni più giovani. In Italia si usa ancora tantissimo l'automobile privata, soprattutto se si paragona l'utilizzo dell'auto a quello degli altri mezzi di trasporto disponibili sia pubblici che privati. Un numero su tutti: l'auto privata è utilizzata almeno una volta a settimana dall'87% degli intervistati.

Il forum ha quindi approfondito come le tecnologie emergenti e le politiche nazionali stanno trasformando le aree urbane, con un focus su mobilità sostenibile, elettrica e intermodale.

È proprio sulla necessità di accelerare la transizione energetica, in un'ottica di riduzione di emissioni di gas a effetto serra nel settore dei trasporti, che si è concentrato l'intervento di Sabbini. «La produzione dei biocarburanti può essere realizzata riconvertendo gli impianti già esistenti, come accaduto per le nostre bioraffinerie di Porto Marghera e di Gela, salvaguardando capitale sociale oltre a capitale industriale - ha continuato Sabbini - Inoltre, una distribuzione che sfrutta infrastrutture già esistenti, rende fin d'ora i biocarburanti in grado di dare un contributo alla transizione energetica.

Con le stesse materie prime rinnovabili (come scarti e residui) con cui produciamo l'Hvo disponibile per i trasporti su strada, i trasporti marittimi e ferroviari, è possibile produrre anche il Saf, che, ad oggi e nel lungo periodo, è l'unica alternativa sostenibile ai carburanti fossili per il settore dell'aviazione».

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Avatar di stefano1956 stefano1956
3 Ott 2024 - 15:28
Dovremo anche pensare che se mettiamo qualcosa dentro, in questo caso metano, per il semplice sviluppo della combustione qualcosa esce. se entra metano esce qualcosa. concordo inoltre sulle quantità : si dovrebbero raccogliere gli scarti di molti pianeti per assicurare il combustibile oggi utilizzato. Probabilmente dobbiamo dire che il modello di sviluppo che ci viene dal recente passato va ripensato profondamente e corretto radicalmente. Sono stato da poco in Egitto : ho visto vecchissime auto che giravano per le strade : se rifiutiamo di mettere in discussione i carburanti chimici o fossili ci troveremo a prenderci i rottami nostri e quelli dei paesi avanzati. vogliamo forse le trabant???
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Avatar di El Presidente El Presidente
3 Ott 2024 - 13:40
Penso che si debba avere un'idea dell'ordine di grandezza delle cose. Pensare di ottenere da fonte rinnovabile la totalità del carburante oggi utilizzato, non è neanche lontanamente realizzabile. Il biocarburante sarà la soluzione per quegli impieghi "hard to abate", quelli per i quali l'elettrificazione non è fattibile o comunque sconsigliabile, ma non è neanche lontanamente pensabile di farci "il grosso". Peggio ancora gli e-fuel il cui ciclo è energeticamente demenziale rispetto all'utilizzo diretto dell'energia elettrica. Si tace poi che questi carburanti attenuano ma non risolvono il problema degli inquinanti ...
Avatar di stefano1956 stefano1956
3 Ott 2024 - 15:28
Dovremo anche pensare che se mettiamo qualcosa dentro, in questo caso metano, per il semplice sviluppo della combustione qualcosa esce. se entra metano esce qualcosa. concordo inoltre sulle quantità : si dovrebbero raccogliere gli scarti di molti pianeti per assicurare il combustibile oggi utilizzato. Probabilmente dobbiamo dire che il modello di sviluppo che ci viene dal recente passato va ripensato profondamente e corretto radicalmente. Sono stato da poco in Egitto : ho visto vecchissime auto che giravano per le strade : se rifiutiamo di mettere in discussione i carburanti chimici o fossili ci troveremo a prenderci i rottami nostri e quelli dei paesi avanzati. vogliamo forse le trabant???
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