Tronchetti, Della Valle e Cimbri prenotano 3 posti nella Rcs di Cairo

Pronte le liste per il cda, ecco la squadra del capo di La7. Il Tar respinge il ricorso di Imh

Tronchetti, Della Valle e Cimbri prenotano 3  posti nella Rcs di Cairo

Rcs prende il volo mentre si stringono i tempi per il nuovo corso firmato Urbano Cairo (al 59,8% del capitale). Il titolo dell'editore del Corriere della Sera ha chiuso la seduta a 0,996 euro(+2,6%), sopra i livelli toccati nel corso della campagna per il controllo del gruppo. L'assemblea del 26 settembre segnerà, infatti, l'integrale rinnovo del cda, dopo che l'insediamento a inizio agosto dello stesso Cairo ai vertici del gruppo insieme a Marco Pompignoli e Stefania Petruccioli, mentre sedeva già nel board, come espressione dell'editore di La7, Stefano Simontacchi.

Ieri a mezzanotte è scaduto il termine ultimo per la presentazione delle liste. E sul mercato è circolata l'usuale ridda di nomi e ipotesi. Quella più accreditata vede Gaetano Miccichè, presidente di Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo), in pole position per la vicepresidenza di Rcs. Proprio Ca' de Sass, in effetti, si è fin da subito schierata al fianco di Urbano Cairo nell'Opas su via Solferino che ha portato alla scontro tra l'editore di La7 e la cordata Imh formata da azionisti storici del Corriere (Unipolsai, Mediobanca, Pirelli e Diego della Valle) e capitanata da Andrea Bonomi.

A Urbano Cairo, azionista di maggioranza di Rcs, spetteranno i due terzi nei posti in cda, che, al momento, conta su nove membri. Resta tuttavia ancora da capire se il numero dei componenti del nuovo esecutivo rimarrà inalterato (con 6 rappresentanti all'azionista di controllo) o scenderà a 7 (con quattro rappresentati al socio di riferimento). Difficilmente, nonostante lo Statuto lo preveda, i componenti saliranno a 11. Nelle intenzioni di Cairo l'esecutivo dovrà essere uno strumento di lavoro snello operativo e non di mera rappresentanza. Secondo i bene informati, per Cairo Com, a fianco del quartetto già presente nel board di Via Solferino, dovrebbero scendere due fedelissimi dell'imprenditore: Uberto Fornara, amministratore delegato, per l'appunto di Cairo Com, Giuseppe Ferrauto, direttore generale dell'Editoriale Giorgio Mondatori e di Cairo Editore e la figlia dello stesso Cairo.

Per le minoranze scenderà invece in campo una lista unica presentata da Imh, Mediobanca, Pirelli, Ddv di Diego Della Valle, Unipol e Pirelli, a cui fa complessivamente capo il 24,9% di Rcs. A contendersi un posto nel vertice della Rizzoli di Cairo, ci dovrebbero essere, secondo quanto risulta, Diego Della Valle (al 7,32% del capitale dell'editore), Carlo Cimbri (Finsoe, azionista di riferimento di Unipoo, ha il 4,6%) e Marco Tronchetti Provera. Mediobanca (al 9,93% di Rcs) invece non dovrebbe chiedere una rappresentanza diretta in cda. Piazzetta Cuccia peraltro ha, anche recentemente, confermato la volontà di uscire da Via Solferino non appena il titolo tornerà sopra la quota di cairco a 1,2 euro. È infine ritenuta poco probabile, una lista di Assogestioni e/o dell'altro socio di peso del gruppo, China National Chemical Corporation (al 4,4%).

Nel frattempo ieri Tar del Lazio ha respinto i ricorsi di Imh, Della Valle e Pirelli, che chiedevano la sospensione dell'Opas di Cairo Com su Rcs, confermando quindi la decisione della Consob che, all'epoca, aveva ritenuto di non dover sospendere l'offerta. Il Tar, peraltro, «attesa la rilevanza della questione» e visti gli approfondimenti portati avanti dalla Consob, ha fissato l'udienza per discutere il merito il 5 dicembre.

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