Continua il momento decisamente no per l'economia turca. Nuovo pericoloso strappo al ribasso della lira, che fa registrare nuovi minimi contro il dollaro Usa, arrivando a cedere oltre l’11% nelle ore di contrattazione in Asia, complici le parole del presidente Erdogan, che ieri non ha mostrato segnali di arretramento nella disputa con gli Usa, dichiarando che il paese è in "guerra economica" ed escludendo la possibilità di un accordo con il Fmi.
Cosa succede
La lira turca è scesa fino a 7,23 contro il dollaro Usa, per poi recuperare (in parte) grazie all’intervento delle autorità turche volte a limitare le transazioni swap sulla valuta. Il selloff si è esteso ad altre valute dei mercati emergenti, con il rand sudafricano ai minimi dal 2008. Venerdì la divisa turca era scesa di circa il 14% rispetto al biglietto verde. Intanto la Banca centrale turca corre ai ripari e taglia il coefficiente di riserve obbligatorie in lire per le banche di 250 punti base per tutte le scadenze. Con le misure complessivamente annunciate verranno iniettati nel sistema finanziario della Turchia circa10 miliardi di lire turche, l'equivalente di 6 miliardi di dollari, e una liquidità in oro per un valore di 3 miliardi di dollari.
Le mosse del governo
In un’intervista al quotidiano Hurriyet il ministro delle Finanze trco, Berat Albayrak, ha preannunciato che "le nostre istituzioni intraprenderanno le azioni necessarie con l’obiettivo di calmare i mercati e condivideranno coi mercati gli annunci necessari". Albayrak, genero del presidente Erdogan, ha dichiarato che il piano è stato preparato per le banche e l’economia reale, comprese le piccole e medie imprese che, secondo lui, sono state le più colpite dalle fluttuazioni valutarie. "Faremo i passi necessari con le nostre banche e il sistema di sorveglianza bancaria in maniera rapida". Il ministro ha poi respinto le voci secondo le quali Ankara potrebbe imporre controlli sui capitali con la promessa che la Turchia non convertirà o sequestrerà depositi in valuta estera. Albayrak ha aggiunto che il governo potrebbe attuare una regola di bilancio, che limiterebbe la spesa pubblica "se necessario".
"Attacco alla sicurezza economica"
La procura di Istanbul ha aperto un’indagine su individui sospettati di essere coinvolti in azioni che minacciano la sicurezza economica della Turchia. Lo riferisce la Cnn Turk.
"La Turchia è stata presa di mira da un attacco economico", ha detto l’ufficio del pubblico ministero, impegnandosi a intraprendere azioni legali contro tutte le notizie e i resoconti dei social media che ritiene funzionali all’obiettivo di questo attacco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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