Tutti pazzi per Twitter: nel primo giorno fa +76% a Wall Street

Tutti pazzi per Twitter: nel primo giorno fa +76% a Wall Street

«Se le azioni Twitter sono raddoppiate di valore vuol dire che adesso posso “twittare” 280 caratteri invece di 140?». La fantasia sui «Tweet» non è mancata agli utilizzatori e neo azionisti del servizio di microblogging che ieri ha fatto registrare un collocamento di gran successo a Wall Street. Le azioni Twitter sono infatti passate da 26 a 45 dollari nel giro di pochi secondi dall'inizio delle contrattazioni.
Un guadagno del 77%, con punte fino al 90%, che ha innalzato il valore della società a circa 28 miliardi di dollari, il doppio di Telecom Italia, nonostante il modesto fatturato, circa 400 milioni, e perdite intorno a 65 milioni a causa delle enormi spese pubblicitarie che hanno portato il debito a sfiorare il miliardo di dollari. Le prospettive, però, sono brillanti con l'ipotesi di raggiungere il miliardo di ricavi entro il 2014 e di raddoppiare negli anni seguenti. Il business di Twitter, però, non è facile da capire. E anche il video che ha accompagnato il road-show della società presso gli investitori mostrava i fondatori, Evan William, Jack Dorsey che lanciò il primo Tweet a marzo 2006, e Biz Stone, stupefatti per la rapida crescita della loro società. Perché Twitter, che ieri li ha fatti miliardari in dollari, è un «prodotto» semplice.
Lo scambio rapido di sensazioni e opinioni tra gli utenti, è infatti un'attività così semplice che nessuno avrebbe scommesso all'inizio sul successo di un sito dedicato. Inoltre molte funzioni, come gli hashtags ad esempio, sono state inventate dagli utilizzatori stessi. Del resto, anche quando il numero di cinguettii e di utenti è cominciato a salire, il problema di come riuscire a fare soldi piazzando pubblicità nei pensieri, restava. La quadratura del cerchio è arrivata solo un paio di anni fa con il «promoter tweet» e con l'esponenziale successo degli smartphone e dello scambio dati in mobilità. Da quel momento i ricavi, fino ad allora latitanti, hanno imboccato la strada giusta, raddoppiando anno su anno. Quanto alla quotazione di ieri, stando ai dati di Dealogic, il rialzo segnato in apertura da Twitter è stato l'undicesimo maggiore dell'anno.
Meglio hanno fatto la società di tecnologie per la pubblicità Rocket Fuel (+107% al debutto a settembre) e l'azienda del settore cybersicurezza FireEye (+102%). Va comunque detto che tutte le società che hanno superato Twitter avevano flottante e capitalizzazione di mercato molto inferiore.


Da segnalare anche che, per alcuni minuti, il valore del titolo Twitter ha superato quello di Facebook: il sito di microblogging è arrivato a 50,05 dollari, mentre il «papà» di tutti i social network valeva 48 dollari. Ma il successo di Facebook, che capitalizza in Borsa oltre 116 miliardi di dollari, è comunque ancora lontano - anche se non impossibile, vista la crescita nell'uso dei dispositivi mobili - per il sito dei cinguettii.

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