Unicredit punta su «In-formati» e pensa a cittadini e imprese

Come promuovere l'educazione bancaria e finanziaria? Come raggiungere giovani, anziani, immigrati, aziende, in una parola tutti quei soggetti che non hanno ancora sufficiente dimestichezza con determinati argomenti? Contribuire allo sviluppo del Paese vuol dire anche colmare alcuni gap culturali come quelli che riguardano i temi bancari. Per questo alcuni istituti di credito si sono impegnati per creare sinergie tra soggetti che operano sul territorio quali associazioni di imprese, realtà non profit e associazioni dei consumatori.
In questo panorama si colloca il programma «In-formati» con cui Unicredit ha sviluppato, insieme ad alcune associazioni di territorio, numerosi accordi volti a innalzare il livello di educazione bancaria e finanziaria di privati e imprese. In particolare si segnala la collaborazione tra il gruppo di Piazza Cordusio e Rete Imprese Italia (Cna, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani e Confcommercio).
«La formazione finanziaria – ha detto Giorgio Guerrini, presidente di Rete Imprese Italia - contribuisce a rafforzare le relazioni e il dialogo tra mondo bancario e imprenditoriale, un fattore essenziale per superare la crisi». Unicredit ha voluto in particolare favorire la crescita delle aziende guidate da giovani imprenditori: il gruppo ha così stretto accordi con Confesercenti giovani e Agia (Associazione giovani imprenditori agricoli). Per facilitare l'innovazione sociale, Unicredit ha poi puntato alla crescita delle competenze bancarie e finanziarie di quadri ed operatori del settore non profit, nell'ambito del quale ha firmato accordi con Acli, Capit, Associazione Generale Cooperative Italiane, Auser, Cnupi e Dlf. «Come operatori del sociale siamo convinti che l'educazione finanziaria debba entrare nella cultura di tutti», ha detto il presidente di Acli, Andrea Olivero ponendo come priorità quella di aiutare i cittadini più deboli, «come gli immigrati, i giovani, le donne e le famiglie». A questo si aggiunge l'accordo quadro firmato quattro anni fa con 12 associazioni di consumatori. In particolare con Adiconsum, Federconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Unicredit ha avviato iniziative congiunte come «Guadagniamo il Futuro», un corso per i giovani delle scuole superiori; e «Facile & Sicuro» una serie di incontri sul territorio per promuovere l'uso responsabile della moneta elettronica.
«Le associazioni dei consumatori devono avere un ruolo attivo nel processo di informazione ai cittadini, poiché il basso livello di cultura finanziaria porta ad effettuare scelte sbagliate contribuendo a fenomeni di sovraindebitamento», nota Antonio Longo, presidente di Movimento difesa del cittadino. Insieme alle 12 associazioni dei consumatori, Unicredit ha inoltre sviluppato cinque decaloghi con l'obiettivo di rendere immediatamente fruibili le informazioni di base sui prodotti principali quali mutui, conti correnti, carte di debito e di credito, e prestiti personali.
«Il 2012 è stato un anno importante per il programma In-formati. Dal lancio del progetto abbiamo raggiunto oltre 26mila discenti ed erogato più di 97mila ore di formazione su 63 province, con un incremento delle conoscenze periodicamente monitorato e che si attesta ad un valore superiore al 21%», sottolinea Rodolfo Ortolani, responsabile di Identity e Comunication per l'Italia di Unicredit.

«Il 2013 ci vedrà impegnati per continuare a garantire la crescita di In-formati e la sua vicinanza alle esigenze conoscitive dei consumatori (clienti e non clienti). Tutto questo grazie ai nostri educatori che, in modo totalmente gratuito, mettono a disposizione le loro competenze a favore delle comunità in cui operano».

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