Effetto crisi, è boom di evasori e usurai

Aziende che producono benessere. Una città, Milano, economicamente viva. Ma anche, in tempo di crisi, sensibile alle «scorciatoie» illegali. Uno spaccato che emerge dai risultati dell’attività operativa della Guardia di finanza, presentati ieri durante la celebrazione del 235° anniversario della fondazione del Corpo alla presenza del comandante interregionale Daniele Caprino. Evasione ed elusione fiscale, lavoro nero, contraffazione, usura. Un dato su tutti. Nei primi cinque mesi di quest’anno, le Fiamme gialle - a fronte di 1.279 controlli - hanno scoperto 3 miliardi e 879 milioni di imponibile sottratto a tassazione, 259 milioni di Iva e 228 soggetti denunciati per reati fiscali. Uno dei massimi storici degli ultimi quindici anni. Un’enormità. E la cifra è ancora più significativa, se la si confronta con quella dello scorso anno. In tutto il 2008, infatti, l’imponibile nascosto al Fisco si era «fermato» a 3 miliardi e 766 milioni, nonostante le 3.209 verifiche. Da Milano alla regione, la dimensione del fenomeno resta di estrema rilevanza: in Lombardia, infatti, le imposte sui redditi evase sfiorano i cinque miliardi di euro.
Un boom di frodi fiscali a cui si accompagnano i fenomeni collaterali di una realtà produttiva che si muove al confine dell’illecito. Per quanto riguarda il sommerso d’azienda, infatti, sono stati scoperti 80 evasori (tra totali e paratotali), 103 lavoratori irregolari, di cui 45 in nero, e 44 lavoratori clandestini individuati, 13 dei quali arrestati. E nelle difficoltà economiche cresce il mercato parallelo del falso. La Gdf, dall’inizio dell’anno, ha sequestrato un milione e 335mila prodotti contraffatti, e 240mila tra dvd, cd, apparecchi audio-video, software.
Ma la crisi non è solo delle aziende. In difficoltà sono anche le famiglie o i piccoli imprenditori, che finiscono per indebitarsi con gli strozzini. A Milano, infatti, la Gdf ha denunciato fino a maggio sette persone per usura (cinque di queste sono finite in manette). Tante quante erano finite nel mirino delle Fiamme gialle nell’intero arco dell’anno scorso.
«In questi momenti di preoccupanti insicurezze - ha spiegato il generale Caprino - la Guardia di finanza è impegnata con tutte le risorse per dare al sistema economico quella certezza che deriva dal rispetto della legalità e delle regole». E «a favore di tutti i cittadini e operatori economici onesti, i finanzieri svolgono una costante opera di prevenzione e deterrenza, contrapponendosi ad ogni illecito economico che possa alterare e danneggiare i meccanismi sani dell’economia di mercato».

Una festa, quella del 235° anniversario delle Fiamme gialle, celebrata in modo «sobrio ed essenziale», ha sottolineato Caprino. Un «segnale di solidarietà e vicinanza» verso le persone colpite dal terremoto dell’Aquila.

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