Effetto-crisi: a Natale furti nei negozi per 250 milioni di euro

Rubano formaggi, carne, salumi, accessori per abbigliamento, giacche, bottiglie di spumante, panettoni, creme per il corpo. Ma non è solo fame: spariscono anche telefonini, tablets e prodotti di moda e metà delle volte è colpa dei commessi

Boom dei furti dei negozi. Rubano di tutto, creme per il corpo, deodoranti e formaggi, ma anche giacche, cappotti e persino prodotti elettronici: è colpa della crisi? Secondo gli esperti, le «mani leste» colpirano parecchio durante le feste di Natale. E c'è già una previsione del danno complessivo, più di 250 mila euro.
Il mese dello shopping natalizio è da sempre il più esposto ai furti e ai taccheggi. Quest'anno poi saranno battuti tutti i record. Sulla base dei dati del "Barometro della vendita al dettaglio" del Centre for Retail Research, nei Paesi europei si è registrato per il 2011 un incremento medio del 7,8 per cento delle sottrazioni. Particolarmente bersagliati i supermercati, che hanno raggiunto il massimo storico: si stima che sotto Natale in Italia ci saranno furti per una media di 12,5 euro per famiglia. Una cifra significativa, se si considera che per i regali gli italiani hanno pianificato un budget di 625 euro.
Nella lista dei prodotti che scompaiono più facilmente dagli scaffali dei supermercati ci sono i prodotti per la cura della persona, accessori per l'abbigliamento, formaggi, giacche e cappotti, carne e profumi. Si tratta di oggetti più facili da nascondere in borse, borsette o nelle tasche, ma che possono anche essere comodamente indossate sperando di farla franca.
Una delle cause del picco delle razzie sotto l'albero sta ovviamente nell'affollamento, che rende più semplice sfuggire ai controlli. Questo, secondo la Coldiretti, è il periodo dell'anno in cui crescono maggiormente le vendite, ma anche quello in cui il clima delle feste fa aumentare la voglia di correre maggiori rischi. Un'ottima occasione pure per i ladri professionisti, che possono smerciare la refurtiva in una situazione di elevata domanda di beni di consumo.
E la crisi, che spinge a privilegiare regali utili anche per lo shopping natalizio, ha effetti sulla scelta dei furti. In Italia le prede preferiti sembrano essere i prodotti alimentari per imbandire le tavole delle festa. Particolarmente prese di mira le specialità come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, che attirano i "topi" di supermercato, ma anche i salumi di qualità, i vini e i liquori. Ma solo i prodotti di marca: i ladruncoli snobbano ad esempio le imitazioni di basso prezzo dei due grandi formaggi nazionali.


Molto apprezzati pure i prodotti più alla moda e le più moderne tecnologie: segno che molto spesso non si tratta di furti determinati dalla necessità. Peraltro dall'analisi emerge che per poco meno della metà dei casi, il 47,7 per cento, le scomparse sono da imputare a clienti. Per il resto si tratta di colpi dipendenti infedeli o di errori amministrativi interni.

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