Uno scorre il primo sondaggio effettuato da SS24 e si chiede: perchè mai i milanisti hanno abbandonato Rino Gattuso? É sempre stato un simbolo del tifo rossonero, ha incarnato il temperamento più generoso dell'epoca legata a Carlo Ancelotti, è stato trasformato, per contrasto, nell'obiettivo dichiarato dei cori ostili, eppure ha raccolto scarsa solidarietà presso la tribù dei rossonero. Anzi la sua condotta è stata aspramente criticata. E l'ultimatum spedito simbolicamente a Leonardo oltre che a Galliani, è stato respinto con un «che vada pure» francamente inatteso. Se poi a quel dato, si aggiungono i messaggi arrivati dentro il cuore operativo di milan-channel, beh allora si capisce che il fenomeno è molto più esteso e va quindi studiato ed analizzato, capito insomma. Non si può liquidare la questione con la semplice espressione: nel calcio non c'è riconoscenza. No, non è così.
All'origine di questo stato d'animo del popolo milanista, c'è indiscutibilmente l'effetto Kakà. Con la partenza del fuoriclasse brasiliano, i tifosi del Diavolo hanno perso il loro fiore all'occhiello, il ragazzo simbolo, il campione da tutti invidiato. É come se uno di noi fosse stato piantato, all'improvviso, da Monica Bellucci. C'è da perdere la testa e anche la fiducia nel genere femminile. Qualunque altra donna verrebbe considerata una perdita discutibilissima. Così è successo ai milanisti. Da quel giorno, hanno prima vissuto la partenza di Ricky come un lutto autentico, quindi sono diventati cinici e spietati e hanno cominciato a pensare che nessuno sia più indispensabile. Vuole partire Pirlo per il Chelsea? Si accomodi pure, per carità.
Nei confronti di Gattuso, infine, hanno agito da detonatore, due episodi: 1) gli infortuni capitati in Nazionale che hanno sottratto al Milan le migliori risorse del centrocampista; 2) la frase, non esattamente felice, «io sono Gattuso e non posso giocare solo quando un mio compagno è squalificato», intesa come rinuncia al bene collettivo e difesa disperata dell'interesse singolo, personale.
C'è infine un episodio che ha lasciato il segno sulla carne viva di Gattuso e che è stato vissuto dai milanisti come un grande pasticcio. É quanto accaduto nel derby di andata. In quella circostanza Gattuso finì ko, chiese di uscire, Seedorf tardò a scaldarsi e ad entrare, così Rino fu costretto a rientrare in campo provocando il rigore del 2 a 0 e infine,firmando un intervento in contrasto scivolato su Sneijder che gli costò il secondo cartellino giallo e quindi l'espulsione. A quel punto il Milan rimase in dieci e disse addio ai sogni di rimonta. Sul piano personale i due, da quella sera, non si sono più chiariti: ognuno è rimasto della propria idea.
Perciò l'esito del sondaggio è vorevole a Rino che pure meriterebbe ben altro trattamento.
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