Miracolo a Milano: i prezzi delle stanze di albergo crescono nel giro di una notte anche di cinque volte. Ci risiamo, puntuale come ogni anno arriva il Salone del Mobile e puntuali come sempre anche gli aumenti. La segnalazione arriva direttamente dal Cosmit, la società che organizza l’appuntamento più cool della città: la stessa stanza, che questa domenica per la Stramilano costa 115 euro, dal 22 al 27 aprile costerà 468 euro contro i 250 euro dell’anno scorso per lo stesso periodo. Sono 700 gli alberghi sparsi sul territorio milanese, secondo la Camera di commercio, in grado di offrire 37mila stanze per un totale di 70mila posti letto. Una notevole capacità di accoglienza, insomma, ma che rischia di diventare inaccessibile ai più. Manlio Armellini, amministratore delegato di Cosmit è preoccupato: «Questo è un atteggiamento inaccettabile per una città cui il Salone del Mobile ha donato prestigio e turismo d’affari oltre che business». Rincara la dose il presidente di Cosmit, Carlo Guglielmi: «Il Salone è l’unica manifestazione che mette in contatto la fiera con la città, che regala a Milano allegria e cultura con estrema democraticità. Tutti gli anelli di questa filiera devono lavorare in sinergia, se uno di questi sceglie di deviare la strada per lucrare sul lavoro degli altri la catena si spezza». «Nessuno lucra sul lavoro degli altri - è la secca replica di Alberto Sangregorio, presidente dell’associazione albergatori dell’Unione del Commercio - si è fatto riferimento ad esempi concreti ma bisognerebbe analizzare meglio i casi specifici perché c’è qualcosa che non torna. L’anno scorso, infatti sarebbe stata richiesta una per una camera metà del prezzo di quest’anno quando invece c’è crisi e una forte diminuzione delle prenotazioni». Il Salone del Mobile a detta degli albergatori è l’unica occasione di vero profitto che offre la città. E le settimane della moda? «Non le sentiamo neanche - replica Remo Eder, presidente di Feder alberghi -. Il Salone è l’unica occasione di guadagno che abbiamo». Ogni anno a ottobre gli albergatori pubblicano un listino con i prezzi mini e massimi applicati per ogni categoria di struttura e tipologia di stanza. Chi trasgredisce viola la legge. «Prima di parlare bisogna vedere se il prezzo chiesto supera il limite - continua Eder - inoltre bisogna tenere conto anche del mercato: le ultime stanze disponibili, e ce ne sono ancora parecchie - vengono vendute a volte a prezzi molto alti, ma bisogna tenere conto anche del last minute: le persone aspettano a prenotare contando sull offerta dell’ultimo momento».
L’assessore al turismo Massimiliano Orsatti lancia un appello: «Invito gli albergatori ad attenersi strettamente ai tabellari, considerati gli sforzi del Comune per incentivare il turismo in tutti i periodi dell’anno. Detto ciò, faremo i controlli necessari».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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