Più di mille manifestanti hanno sfidato l’esercito egiziano ignorando l’ordine di lasciare piazza Tahrir, divenuta di nuovo il teatro del malcontento popolare degli egiziani. Nonostante la decisione annunciata dal Consiglio superiore delle forze armate, al potere in Egitto, di sostituire i governatori provinciali nominati da Hosni Mubarak, continua per il terzo giorno consecutivo il presidio dei manifestanti che chiedono l’istituzione di un governo civile e l’epurazione dei funzionari corrotti.
Il messaggio di Mubarak Intanto torna a parlare l’ex presidente egiziano, 82 anni, a due mesi dallae dimissioni, in un messaggio diffuso oggi dal canale televisivo Al Arabiya. "Sono stato ferito - ha detto Mubarak - e lo sono ancora come la mia famiglia, per le ingiuste campagne contro di noi e le false voci volte a macchiare la mia reputazione, la mia integrità, le mie posizioni politiche e la mia storia militare". L’ex rais ha smentito che lui o la sua famiglia
abbiano conti e beni immobiliari all’estero: "Sono rimasto silenzio per dare modo al procuratore generale di avere informazioni che non possiedo nessun fondo monetario o immobiliare all’estero". Mubarak sostiene anche che i suoi due figli Gamal e Alla "non hanno sfruttato il potere per fare dei guadagni in modo illegale".
Mubarak dal procuratore Il procuratore generale ha deciso di convocare l’ex rais Hosni
Mubarak e i suoi due figli Gamal e Alaa. Lo riferisce l’agenzia Mena, indicando anche che secondo il procuratore generale le affermazioni di Mubarak di oggi non influiranno sulle misure già adottate nei suoi confronti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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