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«Elefanti» da record con i nordcoreani ma Drogba ed Eriksson vanno a casa

Nelspruit Drogba ed Eriksson avevano bisogno di una goleada con i nordcoreani e soprattutto di un regalo del Brasile per sperare negli ottavi. Un compito quasi impossibile, ma la Costa d’Avorio ci ha provato, solo che gli asiatici dopo essere stata presa a cannonate dall’artigliera portoghese, è riuscita almeno a salvare la faccia. Così gli «Elefanti» ottengono un successo da record nei Mondiali (mai aveva vinto nelle precedenti 5 sfide per 3-0) ma non fanno il miracolo, lasciando la rassegna iridata al primo turno come a Germania 2006 e lasciando al Ghana l’onere e l’onore di rappresentare il continente africano nella seconda fase. Il copione prevedeva una partita d’assalto della Costa d’Avorio e così è stato, tanto che il rasoterra di Yaya Tourè che al 14’ si infila nell’angolino inizia a dare qualche illusioni alla squadra di Eriksson. Romaric bissa sei minuti più tardi con la difesa della Corea del Nord annichilita e nel finale di tempo le conclusioni di Keita e Gervinho lasciano a desiderare. La musica non cambia nella ripresa, anche se l’assalto al fortino asiatico di Drogba e compagni si rivela scomposto e confusionario. Inutile la terza rete di Kalou nel finale anche perchè a Durban Brasile e Portogallo non si fanno male.

«Eravamo in un girone difficile - dirà alla fine il ct Eriksson che ha confermato l’addio agli «Elefanti» - penso che abbiamo fatto bene e che i nostri calciatori possano essere orgogliosi di loro stessi».

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