ELICOTTERI DA MUSEO «Forlanini», 130 anni fa quel primo volo ai Giardini

Ad ascoltarle, quelle pale che girano veloci a fendere l’aria, parlano lombardo. Sì, perché l’elicottero, meraviglioso insetto metallico in grado di decollare e atterrare nei luoghi più impervi, è la realizzazione di un sogno immaginato da tanti (ad esempio, un certo Leonardo Da Vinci) ma trasformato in realtà, per la prima volta, da un milanese. Fu Enrico Forlanini, 130 anni fa (nel 1877), a far volare un piccolo elicottero senza pilota, da lui costruito, sullo spazio di cielo soprastante i Giardini Pubblici di Milano. Quel piccolo velivolo arrivò a 13 metri di altezza e restò in aria per soli 20 secondi: ma per tutti coloro che amano il volo, è come se non fosse mai atterrato. Forlanini, che ai tempi era un tenente nel reggimento del Genio e sulla carta d’identità sfoggiava il titolo di «ingegnere industriale» (laureato al Politecnico) è uno dei festeggiati all’inaugurazione della Nuova Area Elicotteri al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Che, difatti, ospita quel mitico proto-elicottero tra le sue mura, in visione al pubblico. L’altro festeggiato - anzi, è una «lei» - è l’Agusta Westland, la storica azienda produttrice di velivoli e motociclette fondata a Cascina Costa, nel Varesotto, da un conte siciliano emigrato al nord, Giovanni Agusta. Da 100 anni, l’Agusta opera nel settore aeronautico e, se si vuole, proprio 100 anni fa il francese Paul Cornu eseguì il primo volo di un elicottero con pilota. Ecco perché l’inaugurazione al Museo dello Scienza, ieri mattina, è avvenuta al cospetto di un gotha aerospaziale dove divise dell’aviazione si mischiavano ad abiti civili di ingegneri contenti come bambini a una festa: a tagliare simbolicamente il nastro della nuova ala del museo milanese c’erano tutti gli uomini del passato e del presente che, al sogno del volo, hanno dedicato gli sforzi e gli entusiasmi di una vita. Il Museo della Scienza espone dunque, oltre all’elicottero costruito da Forlanini, il celebre A109 (esposto con la livrea della Guardia di Finanza), orgoglio mondiale degli anni ’70, il D.A.T.3, primo elicottero italiano in volo con pilota nel 1930, e un’esauriente storia dell’elicottero attraverso oggetti, documenti, foto e pannelli illustrativi. Non hanno fatto mancare la propria partecipazione, anche se solo simbolica, il sindaco Letizia Moratti e il presidente Roberto Formigoni: Milano e la Lombardia.

Purtroppo per loro, si sono persi la proiezione di un video in cui veniva presentato il convertiplano, un velivolo che unisce alla velocità (raddoppiata) dell’aereo la facilità di decollo dell’elicottero. Chi ne sa qualcosa, lo definisce «il futuro del volo».

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