Elogio dello stare in coda come una volta. Finché non perdi il treno...

Esiste una leggerezza della pensosità e una leggerezza della frivolezza. Anzi la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca. Lo scriveva Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane e ieri Giorgio Armani con la collezione Emporio ha dimostrato lo verità di questa idea. «C'è bisogno di leggerezza» diceva con la sua acutezza dopo aver fatto sfilare la quintessenza della lievità. «Una leggerezza che fa da risonanza alla gentilezza». E che consente al designer di spingere la ricerca su materiali tecnologici impalpabili come un soffio tenuti insieme da termosaldature. «Voglio dialogare con quelle donne che desiderano essere belle con la dovuta discrezione» aggiungeva re Giorgio dopo aver mandato in passerella una superba collezione ricca di dettagli che punteggeranno la prossima primavera-estate: i leggings velati e tatuati che allungando la silhouette, i sandali a motivi floreali, la pochette a forma di piccole ninfee che fa capolino dal taschino della giacca guru, i capelli raccolti da forcine che davano alle modelle un sapore rasta. E poi una lunga teoria di fiori, talvolta reali altre astratti, perfetti per comunicare una grinta addomesticata dalla dolce consapevolezza del bello. Non a caso il colore dominate sarà il rosa delle aurore e poi gli azzurri, i verdi delle foglie e le sfumature delle corolle tropicali.
Ma se tutto questo andar per giardini per catturare l'effetto fiore attraverso il microplissé sbieco in abiti drappeggiati ad arte non ha nulla a che vedere con il bon ton. Perché, come diceva ieri anche Anna Molinari, «le donne devono essere coraggiose, femminili, libere come farfalle e lievi come petali di fiori». Così nella collezione Blumarine le farfalle si posano ovunque: stampate su tessuti trasparenti, incastonate nel pizzo macramè e nel sangallo, ricamate di paillette. Persino l'iconica stampa leopardo a uno sguardo attento è ottenuta con le farfalle. Indimenticabili il lungo abito di tulle color nude ricamato con enormi farfalle e indossato sugli shorts e quelli, in versione corta o lunga, di plumetis nero con stampa di micropois tempestato di cristalli: un trionfo di luce come in una notte di mezza estate.
Abbagliante la luce del bianco voluto da Alexis Martial, nuovo designer di Iceberg, tra boy scout che vanno in Giappone ed estetica Manga. Trenta le uscite tra le quali di grande bellezza le nuove felpe in pelle e neoprene incollati a una mussolina, deliziose microgonne drappeggiate sui fianchi e pantaloni perfetti. «Per una nuovo sportswear lussuoso ho aggiunto il mio tocco al dna dell'azienda» diceva lo stilista definendo la nuova ragazza Iceberg: fresca, moderna e gioiosa. Paolo Gerani ad e direttore artistico di Gilmar commentava: «Questo ragazzo ha talento, mi piace molto. È giovane di testa oltre che anagraficamente» dichiarava soddisfatto.

Da Sportmax dolcezza e sensualità hanno trovato in sete, satin e tessuti tecnici tagliati al laser grandi alleati per mettere a fuoco una nuova idea di morbidezza e leggerezza grazie a forme rotonde e mille varianti di pois: di seta trasparente applicati su abiti lievi, giganti sulla pelle e sui pull, a intarsio per il robe-bustier decorato da enormi dots rosa.

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