da Milano
Nuovo passo avanti nelle relazioni tra Eni e Gazprom, anche se per il momento non è stato firmato nessun ulteriore accordo: ieri, infatti, il presidente del gruppo russo, Alexei Miller, e lad di quello italiano, Paolo Scaroni, si sono incontrati per discutere sulla realizzazione del gasdotto South Stream e sui «progetti congiunti di esplorazione e produzione in Paesi terzi, tra cui la Libia», afferma un comunicato Gazprom.
I due manager hanno anche incontrato in mattinata il presidente del Consiglio, Romano Prodi, a cui Miller ha offerto un posto di responsabilità nella gestione del South Stream, sulla falsariga di quanto è avvenuto con lex cancelliere tedesco Gerard Schroeder per il North Stream, ma Prodi, pur «lusingato», ha declinato lofferta.
Gazprom dà molta importanza al progetto del South Stream che creerà un nuovo collegamento tra i campi di gas russi e i mercati europei: la costruzione dovrebbe iniziare nel 2010 e secondo le previsioni il nuovo «tubo» dovrebbe trasportare 30 miliardi di metri cubi di gas allanno a partire dal 2013. LEni sarà partner di Gazprom nella progettazione e nella realizzazione di almeno una parte del progetto grazie allesperienza acquisita. La «fame» europea di gas ha aperto una vera e propria corsa alla costruzione di gasdotti: così Gazprom, oltre al South Stream che dovrebbe sboccare in un arco compreso tra il Montenegro e lAustria, ha in progetto anche il North Stream, che attraverso il Baltico dovrebbe aggirare la Polonia e giungere direttamente in Germania. In concorrenza è in progetto anche il Nabucco, che dovrebbe collegare lEuropa centro-orientale ai campi del Medio Oriente, mentre attraverso Turchia e Grecia lIgi dovrebbe portare il gas dellAzerbaijan fino alla Puglia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.