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X-Twitter, i rallentamenti e il fenomeno del "throttling": cosa sta accadendo

Ad occuparsi della vicenda è il Washington Post: i rallentamenti sarebbero iniziati lo scorso 4 agosto

X-Twitter, i rallentamenti e il fenomeno del "throttling": cosa sta accadendo

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Secondo quanto riportato dal Washington Post, nei giorni scorsi X-Twitter avrebbe rallentato la velocità con cui i suoi utenti possono accedere ai link che conducono a servizi concorrenti o ad alcuni siti di informazione esterni: una limitazione, almeno stando all'opinione espressa dal sito del quotidiano, finalizzata a colpire le aziende ostili a Elon Musk.

"Gli utenti che hanno fatto clic su un collegamento dal sito Web di Musk, ora chiamato X, verso uno dei siti Web presi di mira sono stati costretti ad attendere circa cinque secondi prima di vedere la pagina, secondo i test condotti martedì dal Washington Post", si legge sul portale del quotidiano statunitense. Si tratta del fenomeno denominato "throttling", a causa del quale si incrementa il tempo che intercorre tra il clic su un link e l'accesso alla pagina richiesta: a essere interessati sarebbero stati Facebook, New York Times, Reuters, Bluesky, Substack, Instagram e Threads.

Stando al Washington Post, martedì pomeriggio, poche ore dopo che il fenomeno era stato segnalato per la prima volta, X-Twitter avrebbe iniziato a eliminare il throttling su numerosi siti, riportando a zero i tempi di attesa.

Tale "ritardo", spiega il quotidiano statunitense, avrebbe colpito i collegamenti con dominio "t.co", che in genere X-Twitter utilizza per elaborare ogni link pubblicato sul sito web. "Il traffico viene instradato attraverso il dominio, consentendo a X di tracciare, e quindi di rallentare, l'attività verso il sito Web di destinazione, sottraendo potenzialmente traffico ed entrate pubblicitarie alle aziende che Musk non ama personalmente", dichiarano Jeremy Merrill e Drew Harwell del Washington Post. Non tutti i siti avrebbero subito tali rallentamenti, come lo stesso The Washington Post, Fox News o servizi di social media come Mastodon e YouTube. La prima segnalazione sarebbe stata effettuata lo scorso martedì da un utente privato nel forum di discussione sulla tecnologia Hacker News.

Dal canto suo, il Post ha ammesso di non avere alcun elemento per poter affermare da quando è iniziato il fenomeno."L'utente di Hacker News, che ha parlato con The Post a condizione di mantenere il proprio anonimato, ha affermato di aver visto per la prima volta i collegamenti alle storie del Times ritardare il 4 agosto", dichiarano Merrill e Harwell.

"Quel giorno, Musk ha attaccato la testata giornalistica, definendola un "apologeta del genocidio razziale" e dicendo alle persone di cancellare i loro abbonamenti dopo che il Times aveva riferito di una controversia politica in Sud Africa, dove è nato Musk".

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