Tony Damascelli
nostro inviato a Torino
Hanno mandato a casa la Corinna. Per accontentare l’Isabella. Allo snow board olimpico, dentro casa Italia, la quota rosa è una sfida tra zitelle inacidite. La sentenza del Tas ha provveduto a spaccare in due la squadra azzurra, il tribunale amministrativo dello Sport ha accolto sabato sera l’istanza della vicentina Dal Balcon che aveva già il beauty case in mano: si è presentata a Bardonecchia per ritirare l’accredito e incominciare ad allenarsi per partecipare allo slalom parallelo. Ma la notte dei lunghi coltelli ha tagliato a fette Corinna Boccacini, la sola, tra le ragazze italiane dello snow board, a non essere più iscritta a un club (era la Rari Nantes Friulia) ma all’Arma, nello specifico dei carabinieri. Dunque senza sfogliare la margherita ma senza saper né leggere né scrivere una norma apposita sui criteri selettivi degli atleti, la federsci è andata sul sicuro: usa ad obbedir tacendo la Boccacini ha chiuso la valigia e maledetto il Tas, il Coni, la Fisi, la Dal Balcon e tutto quello che porta come insegna i cinque cerchi.
«Mi dispiace ma sono in silenzio stampa», ha risposto così al telefono ma aveva voglia di urlare al mondo, di lanciare il cellulare senza utilizzare le curve dello snow board ma proprio diritto in faccia alla nuova arrivata che non rientra proprio nella categorie delle sue favorite.
Le sue compagne, ex sodali da ieri notte, sono solidali: «Non è affatto vero che la federazione abbia garantito le Olimpiadi alla Dal Balcon, è bugiarda se dice questo, lo sa benissimo, si è comportata male», hanno detto spruzzando veleno.
Le stanze del Grande fratello televisivo sono alcove da prima notte di nozze in confronto all’ambientino che la vicentina riqualificata ha trovato a Bardonecchia.
Ma non è detta l’ultima parola. Anzi. Corinna Boccacini potrebbe percorrere lo stesso itinerario della Dal Balcon: presentare istanza, chiedere la riammissione, aprire un altro caso. Aldo Boccacini è il padre di Corinna, insegna educazione fisica in una scuola media a Udine, il cognome di famiglia è originario di Comacchio da dove il nonno si trasferì a Udine. Aldo ha rabbia in corpo da vendere al mondo, non molla la presa: «Ho parlato con Coppi, il presidente della Fisi, abbiamo già avviato un’azione legale per rendere inammissibile la sentenza del tas e l’istanza presentata dalla Dal Balcon. È accaduta una cosa inaudita. So che nelle prossime ore la Fisi e il Coni prenderanno una nuova decisione, sulla base dei criteri tecnici. Di certo Corinna non lascia Bardonecchia, di certo sarà un’altra a dover uscire dalla squadra azzurra. Problemi con la Dal Balcon? Se è per questo Corinna non l’amava nemmeno prima. Ma non ci arrendiamo». Roba tosta, come vuole anche Gabriella, moglie di Aldo, madre di Corinna, tedesca, campionessa mondiale di nuoto pinnato, tifosa del Bayern di Monaco, passione trasferita alla figlia che soltanto da due settimane era entrata a far parte dell’Arma dei carabinieri.
Di certo la Fisi non vive momenti di felicità suprema, nonostante ori e onori vari.
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