Tra il 2008 e il 2012 nel Lazio verranno prodotte oltre 17 milioni di tonnellate di rifiuti. Di questi circa 5 milioni saranno raccolte in modo differenziato, con un aumento significativo da oggi al 2012, mentre «una parte sarà avviata presso gli impianti di trattamento meccanico biologico». Ma una buona parte continuerà a finire in discarica così come è senza trattamento.
Sono i dati contenuti nella bozza dellintegrazione al Piano rifiuti che il presidente della Regione Piero Marrazzo presenterà al Consiglio regionale il 24 giugno. Nel documento è precisato che «gli impianti previsti dal piano degli interventi di emergenza non risultano sufficienti a garantire, a regime, il trattamento di tutti i rifiuti prodotti». Su 17.094.137 tonnellate è previsto che 5.176.394 verranno avviate alla differenziata; 7.453.889 al trattamento meccanico biologico e 4.463.854 finiranno in discarica. In particolare, per gli impianti di trattamento biologico, Marrazzo prevede che «produrranno 2.608.861 tonnellate di combustibile da rifiuti (Cdr); 1.565.317 di frazione organica stabilizzata (Fos); 186.347 di materiale ferroso». Il deficit strutturale è indicato in 311.170,36 tonnellate. Un deficit che riguarda in gran parte Roma (110mila tonnellate); a Guidonia (100mila tonnellate); Latina (80mila tonnellate) e Civitavecchia (20mila tonnellate). Le volumetrie delle discariche, prevede inoltre la bozza del piano rifiuti, verranno triplicate: dagli attuali 2 milioni di metri cubi si arriverebbe a 5milioni e 700.
Nella bozza del documento si legge tra laltro che «in considerazione dellattuale offerta di volumetrie, pari a circa 2 milioni di metri cubi (ad inizio 2008), si renderà necessario autorizzare altre 3 milioni e 700 metri cubi di discarica, reperibili attraverso lampliamento delle discariche già esistenti». Gran parte di tale volumetria dovrebbe essere reperita a Malagrotta (già la più grande discarica dEuropa) dovè previsto un ampliamento «di 2 milioni e 500 metri cubi di volumetrie». Qui viene spiegato che «è possibile procedere alla sopraelevazione delle attuali quote fino ad un massimo del 10 per cento delle volumetrie già assentite (per una volumetria di circa 4 milioni di metri cubi), non comportando tale incremento modifiche sostanziali allimpianto esistente. In mancanza si dovrà trovare un sito alternativo di smaltimento». Il documento riferisce dellesistenza di una «proposta per lutilizzo dellarea in località Monti dellOrtaccio che garantirebbe volumetrie per circa 2 milioni e 200 metri cubi».
Mentre sta per essere licenziato il piano rifiuti della Regione il presidente della Provincia Nicola Zingaretti ne propone uno anche per la Pisana. Zingaretti ha annunciato che un documento «sarà pronto entro lestate» e dovrà essere armonizzato con quello regionale («Dovremo onorarlo e attuarlo perché il suo successo dipendente anche da noi»).
In merito al «piano Marrazzo» Zingaretti ha spiegato che «darà alla Provincia obiettivi ambiziosi perché stanzierà risorse» che dovranno essere usate in modo concertato con il territorio.
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