Episodi di criminalità nel 71 per cento dei negozi a Roma

Il 71 per cento delle imprese a Roma, prevalentemente negozi, ha subìto almeno un episodio di criminalità; novembre e dicembre i mesi più a rischio con il 52,6 per cento dell’incidenza di atti criminali. Gli orari critici sono quelli di chiusura degli esercizi, soprattutto serali, con oltre il 65 per cento dei casi. Il settore del commercio il più colpito (44,5 per cento). Il 26,1 per cento delle imprese non si dota di alcuna misura di sicurezza: questi alcuni elementi che emergono dall’indagine».
Questi i risultati del primo Osservatorio sull’insicurezza urbana, frutto dei risultati di un’esperienza in due specifici quartieri romani, presentati ieri a Milano nel corso del Convegno «Sicurezza dedicata alle imprese: verso un modello condiviso fra imprese ed istituzioni». L’Osservatorio è basato su di un campione rappresentativo di 300 imprenditori romani intervistati individualmente di persona e in focus group, distribuiti in 6 quartieri rappresentativi della conformazione della città di Roma, ed è stato coordinato dal sociologo Maurizio Fiasco, con il diretto coinvolgimento delle associazioni di categoria interessate (commercianti, pubblici esercizi, artigiani, industriali), della Prefettura del Comune e delle istituzioni preposte ai servizi di pubblica sicurezza.
Entrando nel dettaglio dei dati emersi risulta che il 71 per cento delle imprese, si tratta principalmente di esercizi locali, ha subito almeno un atto di criminalità nel corso della propria attività. In particolare, il 25,4 per cento delle imprese dichiara di averne subito uno; il 21,2 almeno 3 episodi; il 7,8 da 4 a 6i, il 5,9 oltre 7 episodi; il 10,1 tantissimi. Il 29,6 per cento del campione dichiara, invece, di non aver subito episodi di criminalità.
Fra i periodi dell’anno ritenuti a maggior rischio delinquenza novembre e dicembre si collocano al primo posto, con un’incidenza di atti criminosi pari al 52,6 per cento. Seguono fra i periodi «caldi» luglio e agosto con il 26,2 per cento. Il rischio si attesta nei restanti periodi ad un 12,1 per cento di incidenza di episodi criminosi. Gli orari più a rischio sono quelli a ridosso della chiusura serale delle attività (43 per cento dei casi) e quindi quelli di chiusura pomeridiana (11,5 per cento) e di apertura al mattino (11 per cento).

Fra gli atti ricorrenti nel territorio operativo dell’azienda troviamo: scippi (68,9 per cento), borseggi (54,9 per cento), furti ad aziende di piccole dimensioni (28,9 per cento), spaccio di droga (24,8 per cento), furti in appartamenti (16,8 per cento), furti ad aziende di grave entità (14,6 per cento), rapine a passanti (13,4 per cento), rapine ad aziende (9,7 per cento), truffe (7 per cento).

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica