Equilibrio è il nuovo libro, misto di versi e prose, di Franco Bovio. In un brano, racconta con umorismo i Corsi di Marketing che teneva in Carige, proprio nell'Auditorium della sede di via Chiossone, dove il 29 giugno scorso è stata la presentazione. Ad introdurre, in una sala strapiena (250 i posti, ma tanti in piedi) Alfredo Sanguinetto, il direttore generale, che dal libro ha citato una frase «Il superfluo si misura dal bisogno degli altri» di Papa Giovanni XXIII, per spiegare che gli operatori del mondo del lavoro, specie le Banche, hanno il dovere - per creare un futuro migliore - di indirizzarsi a risultati di medio termine. Il solo profitto, anche veloce, non basta, occorre solidità patrimoniale, remunerare gli azionisti, prendersi cura dei dipendenti.
«Equilibrio è stata una dote di Bovio - ha concluso - ben riscontrabile da chi ha lavorato con lui». E Augusto Boschi, un relatore, ha definito equilibrio «la capacità di giudicare senza pregiudizi, uno sguardo sul mondo senza estremismi, buon senso e non far violenza alla vita degli altri». Della propria filosofia di vita Bovio ha precisato: «Il mio mestiere di vivere è stato imparare, ascoltare per raccogliere dagli altri, per trasferire e ritrasmettere ad altri, perché si dice sempre io mentre siamo insieme». I principali temi dei suoi libri di versi, un appuntamento che da qualche anno è come un saluto agli amici prima dell'estate, ma anche un invito alla riflessione, sono: Genova, la famiglia, il lavoro più importante in momenti di crisi, la quotidianità, la tensione ad un mondo più giusto, più in pace. Solidarietà e fratellanza appaiono oggi diradate, mentre hanno segnato la giovinezza dell'autore con anche la tragedia dell'olocausto. Pur non ebreo, si è tanto immedesimato nelle ragioni di Israele da fondare l'Apai, Associazione per l'Amicizia Italo-israeliana, quando con la guerra del Golfo si materializzarono nuove minacce ad Israele. Ciò però non ha mai significato per lui condivisione acritica della politica di tutti i governi israeliani.
Riguardo alla famiglia su cui si fonda una società funzionante, gli piace scrivere della sua, bella, in particolare della moglie che gli ha lasciato un rimpianto struggente. In questa raccolta ricorda quando ascoltavano insieme Sanremo, per dirLe: «Più il tempo passa, più mi rendo conto che la mia vera canzone eri tu».
Di Genova scrisse in Incontri: «Risorgimento, porto, industria, movimenti sociali, Resistenza, scienza, arte, musica». Equilibrio (Linea Grafica Stampa & Design Editrice) è anche nelle edicole di via XX Settembre e Carignano.
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