Era sulle strisce: grave una donna travolta dal bus

Operata in ospedale per una grave ferita alla gamba

Era sulle strisce: grave una donna travolta dal bus

(...) sdraiata proprio sulle strisce pedonali, purtroppo perfettamente cosciente. Il traffico si è bloccato davanti a quel corpo, disteso per terra, con una gamba orrendamente tranciata. Un lago di sangue, un piede scarnificato e parte dell’osso della gamba staccato. Una folla si è fermata per assistere l’ennesima vittima degli incidenti stradali che avvengono nella capitale e in particolare in quella zona, che dovrebbe essere sorvegliatissima, perché a pochi metri da San Pietro. Invece non è così. I mezzi di soccorso del 118 e la prima pattuglia dei vigili urbani ci hanno messo circa quindici minuti per giungere sul posto. Nel frattempo una dottoressa, che si trovava a piazza Risorgimento per caso, ha tentato di intervenire nel miglior modo possibile, cercando di bloccare l’emorragia, stringendo con un laccio l’arto inferiore della signora Fortunato.
Quando sono arrivati gli operatori del 118 hanno avuto non pochi problemi a sollevare la donna e caricarla in ambulanza. La prima destinazione è stata il Santo Spirito, l’ospedale più vicino. Ma successivamente la paziente è stata trasferita al San Filippo Neri, dove è stata operata e si trova in prognosi riservata, ricoverata nel reparto di terapia intensiva.
Sul posto sono rimasti i vigili urbani che hanno effettuato i rilievi e ascoltato i testimoni, mentre alcuni conoscenti di Annamaria tentavano di raccogliere i sacchetti di croccantini, che la donna aveva comprato per i suoi gatti, le buste e un carrello della spesa. Parte dell’arto, che i sanitari avevano lasciato sull’asfalto, è stato messo dentro una busta di plastica e portato da un’amica della ferita al Santo Spirito. La provocazione del Codacons di togliere le strisce pedonali, a questo punto, non è da escludere perché l’eccesso di velocità nella città di Roma e la mancanza di controlli da parte delle forze preposte è una triste realtà, nonostante si tratti di una zona importante della città, perché a poca distanza dal Vaticano. Anzi il lungotevere è sempre più un autodromo. E la scena purtroppo si ripete spesso. Il 4 novembre del 2001 alle 3.30 sul Lungotevere Sanzio un’auto investì due pedoni, uccidendone uno e ferendone un altro. La vittima Mattia Filippone, di 29 anni, era un giornalista della Rai. L’altro pedone era una donna, Silvia Campanelli, di 30 anni, che venne ricoverata in gravi condizioni al San Giacomo.


I due avevano appena parcheggiato la loro Y10 quando sono stati presi in pieno da una Jaguar condotta da un diplomatico del Gabon. Eppure, nonostante questa lunga scia di sangue, il lungotevere continua a essere poco sicuro e superficialmente controllato dalle pattuglie della municipale e dalle forze dell’ordine.

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