da Londra
Per il momento si limita ad essere un generico «suggerimento» al governo britannico su come ridurre la microcriminalità. Ma presto potrebbe tradursi in disegno di legge, stravolgendo di fatto la legislazione britannica in materia di stupefacenti. Ovvero legalizzazione, seppur limitata e controllata, dell'eroina per i casi più disperati.
È questa la radicale proposta elaborata da un un gruppo di studio che lavora a stretto contatto con il ministero degli Interni. Il presupposto è l'ammissione di una inevitabile sconfitta. «C'è una crescente evidenza che dimostra l'impossibilità di vincere la battaglia contro lo spaccio di droga nella nostra società», si legge nel rapporto redatto da un consigliere governativo. «Non solo è impossibile bloccare lo smercio di droga, ma un drastico intervento del governo provocherebbe effetti ancora più nocivi. Se le autorità riuscissero a bloccare lo spaccio - spiega lo studio - il prezzo al dettaglio nelle strade crescerebbe in maniera incontrollata, costringendo i tossicodipendenti a far di tutto pur di trovare i soldi necessari alla loro dipendenza». Da qui l'idea di limitare l'azione degli spacciatori, invitando il governo (cioè la sanità pubblica) a farsi carico, in parte, della distribuzione di eroina.
«Secondo una tesi ormai comprovata il proibizionismo ha causato, e continua a causare, moltissimi problemi collegati all'uso delle droghe. Una strategia per il futuro prevede la regolamentazione della droga in maniera differente, attraverso punti vendita con regolare licenza, o sotto prescrizione medica». L'analisi - Final Report of the Crime Reduction Review - non è mai stata resa pubblica per ragioni di prudenza politica. Secondo un rapporto top secret del ministero degli Interni il governo potrà tener fede alla promessa di ridurre la quantità di crimini del 20% entro il 2008 soltanto se limita in modo drastico i reati commessi da chi deve finanziarsi il vizio della droga. E proprio la scorsa settimana il capo della British Association of Chief Police Officers (Acpo), Ken Jones, ha indicato la distribuzione dell'eroina, sotto prescrizione medica, come via per abbassare il tasso di criminalità», dal momento che l'attuale legislazione - a suo dire - «risulta impotente verso la minoranza di eroinomani cronici».
In Svizzera e Olanda, dove il programma di prescrizione di eroina è già in atto, è stato registrato una sensibile riduzione della criminalità. Secondo gli ultimi dati in Gran Bretagna ogni anno vengono compiuti 432 crimini da eroinomani in cerca di una dose. «Si tratta di persone che commettono reati per pagarsi una dipendenza dalla quale non possono fare a meno», sottolinea Jones.
In questi mesi in alcune città inglesi, tra le quali Londra e Brighton, è partito un esperimento del servizio sanitario nazionale, che prevede la somministrazione di eroina al posto del metadone per i drogati cronici. Un primo passo in attesa della sua estensione a tutti i tossicodipendenti per i quali le terapie a base di metadone risultano ormai inefficaci.
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