Amburgo riconoscerà le festività islamiche Svolta nella città tedesca

Amburgo Le autorità di Amburgo, seconda città della Germania con i suoi quasi due milioni di abianti hanno raggiunto un accordo per certi versi storico con le rappresentanze dei musulmani (stimati in circa 150mila nella città portuale sul mare del Nord) che vi risiedono. Le festività islamiche saranno d'ora in avanti riconosciute ufficialmente, così come attualmente già accade con quelle cristiane e con quelle ebraiche in base a simili accordi. Questo consentirà ai lavoratori dipendenti e agli studenti di fede musulmana di potersi astenere dal lavoro per celebrare le festività religiose.
Il sindaco di Amburgo Olaf Scholz, del partito socialdemocratico, ha detto di sperare che questa intesa funga da esempio per altre città tedesche.
Non tutti saranno d'accordo con lui. La crescente presenza nella società tedesca della cultura islamica sta infatti provocando reazioni negative in campo conservatore e l'estrema destra non manca di approfittarne per cercare di accrescere i propri magri consensi in un Paese la cui storia è segnata dal tragico trionfo negli anni Trenta del secolo scorso del movimento nazista, razzista e violentemente intollerante.

Il tragico passato del Terzo Reich fa ancor oggi da anticorpo verso le tentazioni estremiste di destra in Germania, ma il prender piede della cultura islamica può fornire alimento a un razzismo strisciante. In questi giorni, ad esempio, la polizia di Berlino è in allerta per il rischio di un weekend di violenze: un piccolo partito di estrema destra ha annunciato proteste fuori dalle moschee.

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